Sequestro da oltre 2 milioni di euro a Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini latitante a Dubai

Il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza ha sequestrato beni per oltre 2,2 milioni di euro a Giancarlo Tulliani, cognato dell'ex leader di Alleanza Nazionale e presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Tulliani, su cui pende una condanna in primo grado a sei anni di reclusione per riciclaggio, è residente a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ed è latitante.
Le accuse di riciclaggio
Una villa a Roma, conti correnti in Italia e all'estero e due automobili, di cui una di lusso: questi i beni sequestrati. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Roma su proposta dei pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia, nasce da un'inchiesta giudiziaria che nel 2017 portò alla custodia cautelare nei confronti dei componenti di "un'associazione a delinquere a carattere transnazionale, dedita alla commissione dei reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte", scrive la Guardia di Finanza in una nota. Tulliani è accusato in particolare di aver riciclato soldi provenienti dai fondi neri sottratti al Fisco dall'imprenditore catanese e ‘re delle slot machine' Francesco Corallo.
Società off-shore per l'acquisto di immobili
"Il profitto illecito dell'associazione, oggetto di riciclaggio, veniva impiegato, oltre che in attività economiche e finanziarie, anche nell'acquisizione di immobili da parte della famiglia Tulliani, in particolare Giancarlo – continua la nota della Guardia di Finanza –. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto, direttamente o per il tramite delle loro società offshore, ingenti trasferimenti di denaro di provenienza illecita, privi di qualsiasi causale o giustificati con documenti contrattuali fittizi, ha trasferito le somme all’estero, utilizzando i propri rapporti bancari. I proventi illeciti venivano reimpiegati in acquisizioni di beni immobili e mobili".
La casa di Montecarlo: condannato anche Gianfranco Fini
Uno dei casi indagati riguarda la compravendita di una casa a Montecarlo. L’abitazione, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale, era stata acquistata per 300mila euro da una società offshore riconducibile a Tulliani, che l’aveva poi rivenduta per 1 milione e 360mila dollari. Per questa operazione, Giancarlo Tulliani è stato condannato a sei anni di reclusione in primo grado, insieme alla sorella Elisabetta e al padre Sergio (entrambi a cinque anni), e al cognato Gianfranco Fini, condannato a due anni e otto mesi.