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Femminicidio Ilaria Sula a Roma

“Sei da ammazzare, devi fare la fine di Ilaria Sula”: dirigente aggredisce arbitra nello spogliatoio

L’episodio è avvenuto durante una partita degli allievi under 17: un dirigente della Sporting Terni è entrato nello spogliatoio e ha aggredito la giovane arbitra, dicendole che avrebbe dovuto fare la fine di Ilaria Sula, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Mark Samson.
A cura di Natascia Grbic
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È entrato nello spogliatoio dell'arbitra nella pausa tra il primo e il secondo tempo. E qui l'ha aggredita verbalmente, non solo contestandole le scelte fatte nella prima fase della partita, ma dicendole che avrebbe dovuto fare "la fine di Ilaria", riferendosi a Ilaria Sula, la ragazza uccisa dall'ex Mark Samson tre settimane fa. I fatti sono avvenuti durante una partita degli allievi under 17 tra Sporting Terni e Sangemini Sport: protagonista dell'increscioso episodio, un dirigente dello Sporting Terni, squadra originaria della città natale di Ilaria Sula, che in migliaia hanno salutato commossi ai funerali. Il giudice sportivo ha inibito l'uomo fino al 31 dicembre 2028 e condannato la società a pagare una multa di 500 euro.

"Eri da ammazzare da piccola" e "dovresti fare la fine di Ilaria", "a sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello", le frasi rivolte dall'uomo all'arbitra, nell'episodio riportato da Il Corriere dell'Umbria. La donna, subito dopo, lo ha espulso.

La delegazione provincia della Lega nazionale dilettanti, in un comunicato, ha ricostruito come "tra il primo ed il secondo tempo, l'arbitro udiva provenire dallo spogliatoio (come tale identificato perché veniva fatto espresso riferimento al punteggio a proprio sfavore di 0 a 3) gravissimi insulti di stampo sessista e varie minacce". Quando l'arbitra ha espulso il dirigente, questi "faceva resistenza ad allontanarsi, nonostante il fattivo intervento dei dirigenti della squadra avversaria. Nel corso della ripresa, pur trovandosi all'esterno dell'impianto, il dirigente – ha continuato a deridere l'arbitro, rivolgendo nei suoi confronti frasi offensive e denigratorie", e simulando "l'abbaiare di un cane".

La famiglia di Ilaria Sula, tramite il suo legale Giuseppe Sforza, ha dichiarato che "frasi del genere non meritano alcun commento. Si qualificano da sé, tanto sono gravi", preferendo non rilasciare nessun commento a un episodio così increscioso.

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