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Seconda lista stupri al Giulio Cesare durante l’occupazione: gite cancellate e 5 in condotta agli studenti

La decisione è stata presa dal corpo docente: la seconda ‘lista stupri’, dove compaiono i nomi di due professoresse, è stata realizzata durante i giorni dell’occupazione.
A cura di Natascia Grbic
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La lista degli stupri al Lliceo Giulio Cesare di Roma
La lista degli stupri al Lliceo Giulio Cesare di Roma

Cinque in condotta e gite cancellate agli studenti che sono stati trovati all'interno del liceo Giulio Cesare durante l'occupazione avvenuta negli scorsi giorni. La decisione è stata presa dal corpo docente dopo che all'interno dei bagni dell'istituto è comparsa una seconda ‘lista stupri' con stavolta il nome di due insegnanti. La scritta è stata fatta proprio durante i giorni dell'occupazione. Per questo è stato deciso per la cancellazione delle gite scolastiche e il 5 in condotta agli studenti che hanno partecipato all'occupazione. Questo al di là delle responsabilità individuali, che non sono state ancora accertate.

Le proteste dei genitori

Durante il consiglio d'istituto i rappresentanti dei genitori si sono mostrati in disaccordo con la decisione presa nei confronti degli studenti. Questo sia in merito al "profilo giuridico-amministrativo sia sotto quello educativo". Punire i soli studenti identificati, "non necessariamente i più direttamente responsabili, anche perché alcuni partecipanti hanno indossato passamontagna", sarebbe non solo iniqua, ma anche "potenzialmente foriera di numerosi ricorsi". Senza contare che "le procedure necessarie per l'attribuzione del 5 in condotta difficilmente potrebbero essere completate nei tempi ristretti precedenti gli scrutini di gennaio".

L'occupazione contro la dirigenza scolastica

L'occupazione è avvenuta in tempi in cui il nome del liceo Giulio Cesare era già finito sulle pagine dei giornali a causa di una ‘lista stupri' trovata nel bagno, dove erano stati scritti i nomi di alcune studentesse e uno studente schierati politicamente. "In seguito ai recenti avvenimenti la comunità studentesca ha deciso di dare continuità alle proprie proteste con l’occupazione dell’istituto – avevano scritto gli studenti in un comunicato -. Alla luce dell’assenza di un confronto costruttivo e del perdurare di un atteggiamento di indifferenza da parte della dirigenza, l’azione dell’occupazione si è configurata come l’unica opzione percorribile". Il collettivo Zero Alibi, che aveva denunciato questa ‘lista stupri', si era però dissociato dall'occupazione. Questo perché, avevano spiegato, sarebbe stata condotta da studenti dichiaratamente neofascisti.

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