Scuola Alberto Sordi occupata a Torrevecchia: 150 persone nel plesso chiuso da anni

Da 24 ore la scuola Alberto Sordi a Torrevecchia è stata occupata. Si tratta di un plesso ormai chiuso da diversi anni, per una serie di lavori necessari all'interno, e che da ieri è diventata l'abitazione di circa 150 persone in emergenza abitativa. C'è chi è stato da poco sfrattato, chi viveva in strada e chi proviene da un'altra occupazione. In totale all'interno ci sarebbero 40 nuclei familiari, sia italiani che stranieri di diverse nazionalità, compresi una cinquantina di minori. Al loro fianco anche stavolta c'è il Coordinamento cittadino Lotta per la casa.
La notizia ha generato preoccupazione nel quartiere e, dopo il solito tam tam sui social, numerosi residenti questa mattina si sono presentati davanti alla scuola. Alcuni occupanti si sono confrontati con gli abitanti della zona, parlando attraverso il cancello bianco all'ingresso. Le posizioni restano diverse e inconciliabili ma il clima è sotto controllo. "Io ho 3 figli, prendo 900 euro di affitto. Non ho una famiglia che mi aiuta. Cosa posso fare?" esclama una donna da dietro una finestra della scuola. "Noi tutti facciamo i sacrifici per comprare una cosa, perché voi no?" le risponde una vecchietta dal marciapiede di fronte". Un signore di mezza età urla "“Perché sei venuta qui in Italia?” e la donna allora replica "Guarda che io sono italiana, so de Roma!".
L'istituto chiuso da 10 anni
La scuola Alberto Sordi di via Taggia è chiusa dal 2016 quando sono iniziati dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico a seguito delle scosse di terremoto ad Amatrice e Accumuli. Un percorso tortuoso e mai giunto al termine, infatti nel 2019 la ditta viene sostituita per inadempienza e tre anni dopo un incendio distrugge la palestra dell'istituto complicando ancora di più la situazione. Solo nel 2024 infatti, dopo un ulteriore stanziamento di fondi per manutenzione straordinaria. Dal 2016 arriviamo ad oggi, con un cantiere ancora in corso.
La situazione al momento è tesa ma non ancora esplosiva. Il via vai sulla stradina del quartiere Torrevecchia viene monitorato dalla forze dell'ordine e nel frattempo si attende l'esito di un incontro in Campidoglio tra il sindaco Roberto Gualtieri e il prefetto di Roma. Nelle prossime ore o nei prossimi giorni perciò verrà probabilmente presa una decisione. Nel frattempo il Municipio XIV prova a fare la sua parte, seguendo lo sviluppo della situazione
"Le priorità assolute in questo momento sono due: garantire la tutela dei minori e l’incolumità delle persone presenti in una struttura che è area di cantiere, pericolosa e non agibile e, allo stesso tempo, consentire la ripresa di lavori già finanziati, indispensabili per restituire la scuola al quartiere come presidio educativo" spiega in una nota l'assessore alle Politiche sociali e abitative del XIV Municipio Simone Conte. "L’emergenza abitativa è uno dei problemi principali di una città complessa come Roma, per il quale purtroppo non esistono risposte immediate; proprio per questo è necessario lavorare in modo strutturato e continuativo per prevenire occupazioni organizzate, che non possono rappresentare una risposta adeguata ai bisogni abitativi".