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Scoperta grande colonia di calabroni nella camera di una bimba di 10 mesi: perché occorre rimuovere il nido

Paura per una bimba di 10 mesi a Casal Lumbroso: nella sua cameretta è stato ritrovato un nido con una grande colonia di calabroni. “Prima di me è venuta una persona, pensava di aver fatto la messa in sicurezza, ma in realtà sono sempre rimasti qui”, spiega a Fanpage.it l’etologo Andrea Lunerti.
A cura di Beatrice Tominic
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Dal video di Andrea Lunerti.
Dal video di Andrea Lunerti.

Una grande colonia di calabroni europei ha fatto il nido in un appartamento, fra i tubi del condizionatore, nel quartiere di Casal Lumbroso a Roma, nella camera di una bimba di appena 10 mesi. Dopo un primo intervento, però, la famiglia ha chiesto l'intervento dell'etologo Andrea Lunerti. "È stato il mio istinto, c'era qualcosa che non mi convinceva", ha spiegato la madre della piccola al dottor Lunerti che, una volta arrivato, ha trovato, poi rimosso, il nido di calabroni.

"Non era stata neutralizzata la colonia né rimosso il nido: li ho trovati sani e salvi nel nido, stavano continuando a lavorare. Ma se restano chiusi e intrappolati nell'intercapedine, iniziano a percorrere ogni tubo per uscire. E possono anche arrivare a casa", spiega l'etologo.

"Queste situazioni sono molto frequenti e la casistica è quasi sempre la medesima: gli insetti, in questo caso calabroni, entrano da una fessura che la maggior parte delle volte non viene richiusa dopo aver fatto gli impianti, quella  più diffusa è proprio quella dell'impianto di aria condizionata, che ovviamente passa attraversa l'intercapedine per poi arrivare con i tubi all'interno della stanza per alimentare lo split", precisa a Fanpage.it Andrea Lunerti.

"Capita davvero molto frequentemente. Ed è anche facile riuscire a rivolgersi a ditte, anche specializzate e a professionisti che capiscono il problema, faccio questo di divulgazione proprio affinché tutti abbiano chiaro questo tipo di procedura – aggiunge – Altri, però, continuano a non sapere come muoversi. In questo caso sono state usate fiamme libere nell'intercapedine che poi è stata chiusa con della schiuma edile chiudendo la colonia viva all’interno dell’intercapedine".

Non molto tempo dopo, però, gli insetti si sono messi alla ricerca di una via d'uscita e hanno iniziato ad invadere le stanze dell'appartamento, minacciando gli occupanti, compresa la bimba. "Spesso spiego di non usare fiamme libere assolutamente per neutralizzare questi insetti, soprattutto se li introduciamo nelle intercapedini, dove all'interno possiamo trovare numerosi tipologie di isolanti che un tempo non erano neanche ignifughi – continua Lunerti – Una volta, ad esempio, mi sono trovato a fare una messa in sicurezza dove un signore aveva introdotto delle fiamme per bruciare gli insetti, ma invece aveva incendiato i pannelli di polistirolo che si usavano fino a 10-15 anni fa e questi, andando a fuoco, hanno creato comunque un innalzamento della temperatura staccando letteralmente l'intonaco dalle pareti facendo più di €15.000 di danno. Ma possiamo anche incontrare tubature del gas, ad esempio, e causare altri problemi".

Si tratta di interventi che devono essere effettuati da professionisti che, una volta intervenuti, mettano in sicurezza la zona liberando altrove il nido presente.

"È fondamentale rimuovere la a colonia perché anche se spruzziamo un prodotto insetticida da fuori, possiamo innescare lo spopolamento dei favi causato da questa sostanza e da parte degli insetti che vanno a cercare una seconda via d'uscita – sottolinea ancora – Alcuni di essi rimarranno sicuramente danneggiati dalla sostanza insetticida ma altri, ovviamente, seguendo gli spiragli di luce e l'aria che proviene dai cavi o dai tubi riescono addirittura a uscire e ad entrare in casa, creando situazioni spiacevoli soprattutto se, come in questo caso, ci sono bimbi in casa, ma anche anziani e altre persone fragili. Gli insetti, presi dal panico dopo essere rimasti così tanto tempo dentro all'intercapedine con l'effetto claustrofobico, rischiano di pungerci".

E così è successo anche nell'appartamento di Casal Lumbroso dove gli insetti, dopo essere rimasti chiusi fra i cavi, hanno trovato una via d'uscita fra i cavi elettrici che portano la luce dal soffitto. L'intervento di messa in sicurezza dell'etologo si è concluso qualche sera fa, intorno alle 22:30, ha richiesto l’apertura della parete perimetrale interna della stanza della bambina e l’estrazione del nido che nel frattempo continuava a proliferare. Al suo interno almeno un centinaio di larve pronte a crescere e a spiccare il volo.

"In ogni caso, rimuovere il nido è importantissimo perché non viene danneggiato quasi mai: per istinto naturale questi insetti nidificano sempre accanto al buco e a una certa distanza, a volte a me mi è capitato anche a un metro, un metro e mezzo – aggiunge – Lo fanno anche in ambienti naturali, nelle fessure delle rocce ad esempio, per proteggere nido e larve dai predatori. La colonia va rimossa perché se riusciamo con il veleno a danneggiare, a uccidere alcuni soggetti della colonia, gli altri sono in grado autonomamente di provvedere in questa stagione, soprattutto, ai nascituri. E se danneggiamo 20 soggetti su 40, gli altri 20 sono in grado di portare avanti la colonia. E nel giro di 15-20 giorni triplicano il numero, quindi non avremmo risolto niente".

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