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Sbranato da tre cani a Manziana, oggi perizia comportamentale sugli animali: rischiano l’abbattimento

I padroni dei tre cani rischiano l’accusa di omicidio colposo. Gli animali, invece, saranno sottoposti in giornata ad una perizia comportamentale per chiarire cosa li aspetta. “Non hanno mai manifestato aggressività – fanno sapere i proprietari degli animali – Arian, Aron e Apollo vivevano da sempre con i nostri figli di 11 e 13 anni”.
A cura di Beatrice Tominic
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Era una atleta Paolo Pasqualini. E come tante altre volte domenica scorsa era uscito a correre nei boschi di Manziana, a poca distanza dal lago di Bracciano. Aveva 39 anni, lavorava in un supermercato e studiava Scienze Motorie. È morto proprio durante una delle sue sessioni di allenamento, sbranato da tre cani, tre rottweiler che sarebbero scappati da una delle abitazioni vicine. Una volta incrociato l'uomo, i cani si sarebbero lanciati su di lui: a nulla è valso il tentativo di un allevatore della zona, intervenuto per cercare di salvare Pasqualini, che giaceva già morto lungo il sentiero nel bosco di Macchia Grande. Oggi, a due giorni dall'accaduto, è attesa la perizia comportamentale sugli animali, due maschi e una femmina, Arian, Aron e Apollo.

Continuano ora le indagini per cercare di chiarire cosa possa essere successo e per quale ragione i cani sarebbero sfuggiti al controllo dei padroni, una coppia separata accusata di omessa custodia di animali, lesioni gravissime e morte in conseguenza di altro reato. Non si esclude che fra i reati contestati ai due possa aggiungersi anche quello di omicidio colposo.

La perizia comportamentale sui cani

Attesa per la giornata di oggi la perizia comportamentale sui tre cani che saranno sottoposti ad accertamenti veterinari. Si tratta di due maschi ed una femmina di oltre cinque anni. Non appena bloccati gli animali sono stati chiusi nel Centro cinofilo di Bracciano, in custodia giudiziale. Le visite dovranno chiarire l'indole degli animali e il comportamento per capire se siano stati addestrati ad essere aggressivi o se abbiano avuto comportamenti di questo tipo in precedenza. Secondo la legge, nel caso in cui venisse "comprovata la pericolosità" degli animali, non sarebbe da escludere neppure l'abbattimento.

Ma perché gli animali avrebbero attaccato l'uomo? "Ovviamente non esistono cani cattivi, ma ci sono razze potenzialmente più aggressive, ma la corretta gestione, rispetto e attenzione servono con tutti i cani: per questo quando si hanno cani di una certa possenza o potenziale aggressività è necessario rivolgersi ad un educatore cinofilo". A spiegarlo a Fanpage.it è stata l'educatrice cinofila e specialista in Rieducazione comportamentale Daniela Borgo, presidente nazionale dell’Apnec. "I rottweiler possono soffrire per la lontananza del proprietario, il loro leader umano. Non possiamo definire con certezza cosa sia accaduto agli animali, occorrerebbe analizzarne la genetica e la gestione, ma sicuramente possiamo ipotizzare che soffrissero molto per l'assenza del padrone".

L'incontro con i cani

Era domenica mattina. Come accadeva spesso da qualche tempo, Pasqualini ha deciso di andare a fare una delle sue lunghe passeggiate per curare un piccolo problema al nervo sciatico. Ma è stato proprio mentre faceva jogging che si è trovato davanti gli animali. Sono tre cani, dei rottweiler. Gli animali si sono gettati sull'uomo e hanno iniziato ad aggredirlo. Pasqualini ha urla e qualcuno ha sentito le sue grida.

Il racconto dell'allevatore che ha provato a salvarlo

"Una ragazza è venuta verso di me, mi ha detto che ha sentito qualcuno gridare aiuto. Io non avevo sentito nulla, ma sono subito corso verso il punto che mi era stato riferito – spiega a Fanpage.it un allevatore della zona, Filippo Vecchiarelli – Quando sono arrivato non strillava più nessuno. Ho preso il forcone che uso per il fieno, ho girato l'angolo e mi sono trovato davanti una scena terribile: il ragazzo era immobile, i cani erano sopra di lui. Ho provato a gridare per attirare l'attenzione degli animali, quando sono venuti verso di me mi sono difeso con il bastone".

Poi sono arrivati i soccorsi, i carabinieri e i guardia parco del Parco di Bracciano e Martignano: sono stati loro a bloccare tutti i varchi di accesso al bosco e a bloccare i tre cani, che stavano per attaccare un'altra persona, stavolta un ciclista.

Cosa rischiano i padroni dei cani

Sono state immediatamente perte le indagini. Resta da chiarire come abbiano fatto i tre animali a scappare dall'abitazione, oltrepassando una recinzione che, secondo quanto spiega a Fanpage.it una residente della zona, sarebbe stata elettrosaldata. Potrebbero essere usciti dal cancello, ma resta da chiarire i motivi per cui fosse aperto. "I cani erano molto seguiti, in realtà, non so come possa essere successo", ha dichiarato la ragazza.

I proprietari dei rottweiler rompono il silenzio

Nel frattempo i proprietari degli animali dopo due giorni senza commenti, hanno rotto il silenzio tramite il loro avvocato. Si tratta di una coppia separata. I cani appartengono all'uomo, Patrizio P., che vive a Viterbo con la nuova compagna, ma vivono nella casa a Manziana, a due passi dal bosco, dove risiede l'ex moglie, Giovanna M. .

"Ci sono state molteplici ricostruzione, alcune molto fantasiose, come quella che ipotizza l'esistenza di un allevamento clandestino nella proprietà dei miei assistiti, che è totalmente infondata – spiega il legale in una nota – La provenienza dei cani Arian, Aron e Apollo è certificata e gli stessi sono stati regolarmente registrati all'anagrafe canina e coperti da garanzia assicurativa per responsabilità civile, come previsto dalla legge. Sono stati accolti in famiglia e posti a guardia dell'abitazione: non è una situazione inusuale, vista la zona particolarmente isolata in cui si trova la casa".

Secondo quanto spiega il legale, sarebbe infondata anche la notizia di una fuga dopo l'accidentale apertura del cancello: "Si tratta di una ricostruzione contraria alle evidenze che son già state portate all'attenzione della Polizia Giudiziaria – continua la nota – I cani non hanno mai dato alcun problema né manifestato aggressività in alcuna forma, sono sempre stati seguiti da un veterinario di fiducia ed hanno convissuto fin da cuccioli sia con i proprietari che con i loro figli, di 11 e 13 anni", conclude l'avvocato prima di esprimere pieno cordoglio da parte dei suoi assistiti.

Le indagini in corso

Del caso si stanno occupando i carabinieri di Bracciano, coordinati dalla Procura di Civitavecchia che stanno cercando di ricostruire anche la posizione dei proprietari degli animali. Come anticipato, le ipotesi di reato che potrebbero essere contestate vanno dall'omessa custodia di animali fino all'omicidio colposo. Una volta formalizzate i due potranno essere ascoltati dagli inquirenti. Nel frattempo, nelle prossime ore verrà disposta l'autopsia sul corpo dell'uomo.

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