Roma, ucraini scappati dalla guerra sfruttati con turni massacranti nel contrabbando di sigarette

Una fabbrica di sigarette di contrabbando nella zona industriale di Pomezia. Oltre alle 82 tonnellate di tabacco trovate all'interno del capannone, la perquisizione eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza ha messo in evidenza anche le condizioni di pesante sfruttamento dei lavoratori. All'interno dell'edificio c'erano dieci operai di nazionalità russa, moldava e ucraina. Gli ultimi in particolare erano profughi di guerra, scappati dai bombardamenti nel loro Paese e arrivati in Italia. Qua, a pochi chilometri dalla Capitale, sono stati sfruttati e sottoposti a turni di lavoro massacranti e costretti a lavorare in un ambiente del tuto inadatto: finestre murate, nessuno sbocco esterno per i fumi di lavorazione, nessun ricambio d'aria. I lavoratori sono stati provvisoriamente accompagnati in alcuni alloggi messi a disposizione delle istituzioni locali.
La fabbrica, stando a quanto riportano i finanzieri, era attrezzata con macchine e materiali per produrre sigarette di contrabbando. C'erano 44 tonnellate di pacchetti già confezionati dei più importanti marchi mondiali, tutto realizzato clandestinamente e illegalmente. C'erano anche 38 tonnellate di tabacco lavorato destinato per il confezionamento delle ‘bionde'. Fanno sapere le Fiamme Gialle che si tratta del più grosso quantitativo di merce di contrabbando sequestrato negli ultimi anni in Italia che, se messo in commercio, avrebbe prodotto un giro d'affari di oltre 19 milioni di euro. Il titolare del capannone industriale è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Velletri. Dovrà rispondere delle pesanti accuse di contrabbando contraffazione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La merce sequestrata sarà distrutta.
"L’operazione si inquadra nella più ampia azione della Guardia di Finanza della Capitale a contrasto delle condotte fraudolente che, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti", si legge nel comunicato della Finanza.