Roma tappezzata di manifesti per il referendum dell’8 e 9 giugno: la campagna virale ‘Si, lo voglio’

Negli ultimi giorni a Roma sono apparsi diversi manifesti con la scritta ‘Si, lo voglio'. I cartelloni, tutti anonimi, hanno destato parecchia curiosità: c'è chi si è chiesto questa volta quale campagna virale si nascondesse dietro quella frase, ma stavolta non c'era nessun qr code a rimandare alla soluzione del caso. Che, oggi, è stato svelato. Si tratta infatti della campagna lanciata da attivisti per il sì al referendum popolare dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, che invita ad andare a votare per il sì.
La campagna per il referendum dell'8 e 9 giugno
"‘Sì, lo voglio.', la campagna misteriosa che ha invaso Roma era un messaggio per il referendum popolare – si legge in una nota – Oggi il mistero si svela: ‘Sì, lo voglio.' è la prima fase di una campagna di comunicazione dedicata al referendum popolare dell’8 e 9 giugno. Una campagna costruita per incuriosire, generare attenzione, riaccendere la discussione pubblica attorno a un diritto spesso dimenticato: quello di cambiare le leggi votando, insieme. Con un linguaggio semplice e diretto, la seconda fase della campagna – ora online e sui canali social – svela il significato dietro quell’affermazione apparentemente romantica:
- “Sì, lo voglio… avere un lavoro stabile.”
- “Sì, lo voglio… lavorare senza rischiare la vita.”
- “Sì, lo voglio… avere tutele in caso di licenziamento.”
- “Sì, lo voglio… non aspettare dieci anni per la cittadinanza.”
- “Sì, lo voglio… liberarmi dai ricatti del Jobs Act."
Gli appelli per raggiungere il quorum
Il riferimento della campagna è ai cinque quesiti per il referendum. Al voto mancano circa due settimane, e si stima che andranno a votare tra il 31 e il 39% degli elettori. Affinché il referendum sia valido però, serve raggiungere il 50% degli elettori. Per questo negli ultimi giorni si stanno moltiplicando gli appelli a votare, sperando di raggiungere il quorum e far sì che il referendum possa andare in porto.