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Roma, l’amministrazione Raggi rischia: domani voto su sfiducia al vicesindaco Calabrese

Domani, martedì 13 aprile, l’Assemblea capitolina sarà chiamata a votare sulla mozione di sfiducia al vicesindaco di Roma, Pietro Calabrese, presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia per la mancata applicazione del testo approvato dall’Aula Giulio Cesare sullo stop alla Ztl fino al 30 aprile.
A cura di Enrico Tata
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Il voto di domani, con l'Assemblea capitolina chiamata a votare sulla mozione di sfiducia al vicesindaco Pietro Calabrese, è rischioso per Virginia Raggi. Perché ai Sì delle opposizioni, dal Partito democratico alla Lega e a Fratelli d'Italia, potrebbero aggiungersi quelli della pattuglia dei dissidenti 5 Stelle e questo potrebbe determinare le dimissioni dell'attuale numero due della sindaca e assessore ai Trasporti. Del resto la mozione di sfiducia è stata presentata dai consiglieri di Fratelli d'Italia, ma il problema in questione era già stato sollevato dal presidente dell'Aula Marcello De Vito, Movimento 5 Stelle. L'argomento della contesa è la mancata applicazione, da parte di Calabrese, del testo approvato dall'Aula Giulio Cesare sullo stop alle Ztl fino al 30 aprile. In pratica il testo impegnava la sindaca ha tenere aperti varchi ztl almeno fino a fine aprile. Calabrese, però, in qualità di titolare della delega ai Trasporti, non ha dato seguito a questa richiesta.

La mozione di sfiducia presentata da Fratelli d'Italia

La mozione di sfiducia impegna la sindaca Raggi a revocare le deleghe al suo vice "per la grave violazione dell'articolo 25 comma 3 dello Statuto di Roma Capitale, in quanto non ha ottemperato all'indirizzo espresso dall'Aula due giorni fa con l'approvazione di un documento che chiedeva di non riattivare la Ztl del centro storico in considerazione del particolare momento che vede la grave crisi delle attività commerciali e la mancanza di sicurezza urbana anche per il poco movimento", hanno spiegato in una nota il capigruppo di Fdi Andrea De Priamo, i consiglieri Francesco Figliomeni, Lavinia Mennuni e Rachele Mussolini, eletta della lista Con Giorgia. Come detto, anche il presidente dell'Aula, De Vito, si era espresso criticando aspramente l'operato di Calabrese: "Trovo molto grave che la Giunta Raggi e in particolare l'assessore Calabrese non abbiano dato seguito alla volontà dell'Assemblea Capitolina che nella seduta di ieri con 21 voti a favore, 19 contrari e 1 astenuto ha votato la mozione, debitamente trasmessa alla giunta in serata, per lo stop alla ZTL almeno sino al 30 aprile, in attesa delle prossime determinazioni del governo. L'Assemblea è l'organo degli eletti romani, non un generico insieme di pigiabottone deputati ad accettare pedissequamente le scelte dell'esecutivo, con uno specifico potere di indirizzo volto ad evitare errori e atti contrari all'interesse dei cittadini. In mancanza di ottemperanza, presenterò già in giornata mozione di sfiducia all'assessore Calabrese".

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