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Roma espone la bandiera palestinese in Campidoglio, interrotti rapporti tra Acea e l’israeliana Mekorot

Giovedì 18 settembre l’Assemblea Capitolina ha approvato la mozione della maggioranza per esporre la bandiera della Palestina in Campidoglio. Approvata anche l’interruzione della collaborazione fra Acea e la compagnia idrica israeliana Mekorot.
A cura di Francesco Esposito
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La bandiera palestinese sarà esposta sul Campidoglio. La polemica nata negli scorsi giorni finisce con l'approvazione da parte dell'Assemblea Capitolina di una mozione, presentata giovedì 18 settembre dalla maggioranza, che impegna il sindaco Roberto Gualtieri e la giunta a mettere in atto questo gesto simbolico ma non solo. Roma Capitale dovrà adoperarsi al massimo per far sì che il governo italiano riconosca lo stato di Palestina e che venga interrotta la collaborazione della società pubblica di energia e acqua Acea con la compagnia idrica israeliana Mekorot.

"Oggi abbiamo approvato una mozione per la pace", scrivono le consigliere e i consiglieri della maggioranza in un comunicato congiunto. "Quello che sta avvenendo in queste ultime ore a Gaza è il punto più basso della guerra e della crisi umanitaria per il popolo Palestinese. Condanniamo la recente offensiva contro Gaza City e chiediamo l’interruzione del memorandum stipulato nel 2013 tra Acea e Mekorot Water Company Ltd, fino al superamento della drammatica crisi. Abbiamo chiesto, e continueremo a farlo, che il Governo riconosca lo Stato Palestinese".  La mozione è stata approvata con trenta voti a favore e la sola astensione di Fratelli d'Italia. A Fanpage.it la capogruppo del Pd Valeria Baglio ha aggiunto: "Si tratta di chiedere la pace e di far cessare questo accanimento contro bambini e civili, per cui non possiamo assolutamente dividerci".

Roma esporrà la bandiera palestinese sul Campidoglio

Si è risolto il caso che ha scosso il centrosinistra romano a partire da martedì 16, quando il Partito Democratico si è astenuto dal votare una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per esporre la bandiera palestinese sul Palazzo Senatorio. I pentastellati avevano, quindi, accusato la maggioranza di essersi "voltata dall'altra parte". Nella giornata di mercoledì il Pd aveva risposto con un comunicato in cui si diceva che quello presentato dal M5S era "un testo che risaliva a maggio scorso e che non teneva conto di elementi fondamentali, a partire dalla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e da altri fattori più recenti, come la richiesta al Governo di riconoscere lo stato di Palestina".

A Fanpage.it la capogruppo dem in Assemblea Capitolina Baglio ha ribadito: "Probabilmente c'era stata incomprensione e confusione negli ultimi momenti dell'aula. Ma abbiamo lavorato affinché si arrivasse ad un atto forte, chiaro e condiviso da tutti. Perché non ci possiamo dividere su questi temi".

Interruzione dei rapporti Acea-Mekorot

Il testo approvato in aula giovedì 18 settembre impegna il sindaco Roberto Gualtieri e tutta la giunta ad "adottare ogni utile iniziativa" che miri a sospendere l'accordo sottoscritto nel 2013 da Acea S.p.A., di cui Roma Capitale è proprietaria per il 51%, con la Mekorot Water Company Ltp. Una sospensione che possa essere poi risolta con il "superamento della drammatica crisi".

Mekorot è la società idrica statale d'Israele ed è accusata da ong per la difesa dei diritti umani come Amnesty International e B'tselem di rubare l'acqua ai palestinesi scavando pozzi nei Territori Occupati.

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