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Risucchiato da un elicottero, per il kitersurfer risarcimento da oltre 243mila euro dal Ministero

Il ministero della Difesa dovrà risarcire con oltre 243mila euro il kitesurfer Alessandro Ognibene, risucchiato da un elicottero sulla costa di Ladispoli.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Il ministero dovrà risarcire con più di 243mila euro Alessandro Ognibene, kitesurfer rimasto ferito il 3 ottobre 2018 dopo essere stato trascinato da un elicottero militare che stava svolgendo un'esercitazione sulla costa di Ladispoli. Questo è quanto disposto dalla sentenza del giudice di primo grado nel processo civile dopo le indagini della capitaneria di porto.

Il processo sull'incidente

Per quanto accaduto è stato indetto un processo che vede, fra gli imputati, il capo dell'addestramento denominato Notte Scura 2018 e i due piloti dell'elicottero Chinook che avrebbero risucchiato il kitersurfer sulla costa di Torre Flavia, a Ladispoli, nel litorale a nord della capitale. A pagare il risarcimento raggiunto con la sentenza, come riporta il Messaggero, sarà il ministero della Difesa.

"Appena appresa la sentenza abbiamo pianto – ha raccontato il kitesrufer – Convivo con dolori pazzeschi e di notte faccio incubi. Ma questa è una soddisfazione: un piccolo passo verso l'iter penale".

Cosa è successo secondo il giudice

I fatti sono avvenuti nell'ottobre 2018, mentre l'elicottero CH47C Ermes 50 era impegnato con altri mezzi per un'esercitazione della Nato.

"Aveva alzato la vela del kitesurf quando sono arrivati gli elicotteri dell'Aereonautica Militare e del Ministero della Difesa a bassissima quota – ha spiegato in aula il giudice – Per lo spostamento d'aria dell’elicottero birotore, posizionato nell’area balneare a una quota di 152 metri, il surfista è stato proiettato con violenza verso l’alto per almeno 10 metri di altezza, trascinato dall’ala del kitesurf a cui era agganciato e poi fatto precipitare a terra, privo di conoscenza con un impeto tale da provocargli gravi lesioni personali: il vento era massimo di 8-10 nodi, non sarebbe bastato per far sbalzare l'uomo", ha poi concluso.

Continua il processo: la prossima udienza

Ma il processo non si conclude così. La prossima udienza è attesa per lunedì 8 aprile, con il procedimento penale nel corso del quale sono già state mostrate immagini e ascoltati i testimoni presenti quel giorno sulla spiaggia. "La notizia del risarcimento è un precedente importante prima del giudizio penale: la dinamica ricostruita è a carico del ministero", ha dichiarato l'avvocato, Giuseppe Maccarone.

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