Ristoratori aprono per protesta ma i tavoli restano vuoti: “Rispetteremo le regole, fateci aprire”
I titolari del ristorante ‘Margot' nel quartiere Prati a Roma hanno aderito alla protesta "Io Apro", tornando a servire al tavolo nonostante le misure anti Covid del governo, che vietano il servizio ai clienti all'interno dei locali nelle regioni in zona arancione come il Lazio, limitando sia a pranzo che a cena l'offerta all'asporto o alla consegna a domicilio. Daniela e Gabiele, marito e moglie, hanno spiegato a Fanpage.it il perché della loro iniziativa: "Abbiamo deciso di riaprire, perché dopo quattordici mesi di chiusura forzata in giro c'è il mondo" spiega Daniela. "Credo sia giusto rispettare e far rispettare le regole, come il distanziamento sociale e il contingentamento delle prenotazioni e che le forze dell'ordine controllino – continua Gabriele – per tutelare i nostri clienti facciamo fare tamponi a nostre spese al personale, però fateci lavorare".
Ieri la manifestazione dei ristoratori a Montecitorio
Daniela e Gabriele hanno partecipato alla manifestazione dei ristoratori di ieri a Montecitorio. "Ci dissociamo dalla violenza messa in atto contro la Polizia, non era quello che doveva uscire fuori – spiegano i due titolari, facendo riferimento agli scontri che hanno coinvolto esponenti di estrema destra tra i quali CasaPound – in piazza c'erano anche bambini e anziani". Nei tafferugli di ieri due agenti della Polizia di Stato in assetto antisommossa sono rimasti feriti. I manifestanti, tra i quali ristoratori, venditori ambulanti e titolari di palestre, molti dei quali senza mascherina, hanno espresso in piazza il loro dissenso, chiedendo al governo Draghi riaperture immediate. Tra i presenti Vittori Sgarbi e Luca Marsella, esponente di CasaPound. Avvistato anche un uomo vestito come lo sciamano di Capitol Hill, con il volto dipinto con i colori della bandiera italiana.