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Negli scontri di Montecitorio spunta un uomo vestito come lo sciamano di Capitol Hill

Jacob Chansley, lo Sciamano di Qanon che è diventato una delle icone dell’assalto a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Donald Trump, ha un suo emulo italiano spuntato a piazza Montecitorio in mezzo agli scontri tra i manifestanti di “Io Apro” (ristoratori e militanti dell’estrema destra), il viso dipinto con i colori della bandiera italiana e un copricapo con delle lunghe corna in testa. Si chiama Hermes Ferrari e da gennaio nonostante le multe apre la sua pizzeria di Modena.
A cura di Redazione Roma
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Jacob Chansley ha un ammiratore anche in Italia. L'uomo che è diventato una delle icone dell'assalto a Capitol Hill, l'uomo conosciuto come lo Sciamano di Qanon, l'articolata teoria del complotto conosciuta anche come Qche ha motivato molti dei manifestanti e sostenitori di Donald Trump che hanno dato l'assalto al Campidoglio, ha un emulatore nostrano. Il volto dipinto con un tricolore, vestito di pelli e con un cappello con delle lunghe corna, così si presenta uno dei manifestanti presenti oggi a piazza Montecitorio a Roma, in prima fila negli incidenti scoppiati in piazza pochi minuti fa e ripresi in diretta televisiva.

Trentadue anni, noto come Jake Angeli, lo ‘Sciamano' diventato simbolo dell'assalto al Congresso, è stato arrestato e si trova ora in carcere. Nelle settimane successive ha chiesto più volte scusa per le sue azioni e si è detto anche deluso da Trump, ma questo non ha convinto il giudice a scarcerarlo. Lo scorso mese è stato trasferito dallo stato di Washington alla Virginia dove potrà seguire la sua dieta biologica come chiesto dai suoi avvocati.

Hermes Ferrari è un ristoratore di Modena che da gennaio apre nonostante le multe

L'uomo si chiama Hermes Ferrari ha 51 anni, ed è titolare di una pizzeria di Modena, da gennaio apre il suo locale nonostante i divieti e le multe, dice di farlo per "la libertà" e di essersi vestito come Angeli "per farsi notare". Il ristoratore è diventato uno dei più ostinati disobbedienti alla normativa anti covid.

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La protesta dei ristoratori e la presenza dell'estrema destra

La manifestazione davanti al parlamento era stata indetta dal movimento "Io Apro" che, presente in diverse città italiane, raccoglie i ristoratori che in più occasioni hanno disobbedito ai divieti di apertura imposti dalle misure di contenimento del Covid-19, accogliendo i clienti ai propri tavoli. Una forma di protesta sostenuta dalla destra (anche istituzionale con la vicinanza espressa in diverse occasioni da esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia), e dall'estrema destra che non a caso oggi era in piazza con esponenti riconoscibili di CasaPound e Forza Nuova. A Montecitorio poco prima degli incidenti aveva appena terminato di parlare Vittorio Sgarbi ed erano presenti le bandiere del movimento Italexit del deputato Gianluigi Paragone. Per domani i ristoratori che aderiscono alla protesta.

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