Regina Coeli, due detenuti aggrediscono e sequestrano un agente: “Situazione a rischio”
È successo nel carcere romano di Regina Coeli nella serata di ieri, lunedì 6 giugno: un agente, un secondino, è stato aggredito da due dei detenuti nella VII sezione della struttura. I due uomini, un italiano e uno di origine slava, entrambi trentenni, hanno aggredito l'agente, cercando di sequestrarlo. Successivamente sono riusciti a rubargli le chiavi di una delle celle: è lì che i due si sono chiusi dentro per circa un paio di ore finché non è intervenuto il vicecomandante del presidio della Penitenziaria del carcere che li ha convinti a tornare in cella, come si legge oggi in un articolo de il Corriere della Sera.
I soccorsi per l'agente aggredito
Mentre gli agenti cercavano di dialogare con i due detenuti, il poliziotto della penitenziaria che è stato aggredito, invece, è stato immediatamente soccorso dai colleghi che hanno allertato il 118: un'ambulanza lo ha prontamente trasportato in ospedale dove medici e infermieri lo hanno visitato. Dai controlli è emerso che l'agente si è ritrovato con una costola fratturata e contusioni presenti su tutto il corpo ed è stato ricoverato con 25 giorni di prognosi.
Le dichiarazioni del sindacato
A raccontare quanto accaduto è stato il segretario generale della Fns, Federazione Nazionale Sicurezza, Cisl Massimo Costantino: non è la prima volta che i sindacati denunciano la situazione a rischio nelle carceri, in special modo in quello romano che si trova sul Lungotevere.
"Plauso allo stesso vice comandante per la professionalità dimostrata in tale e particolare circostanza . E solidarietà e vicinanza all'agente coinvolto in questa brutale aggressione – ha iniziato Costantino – La Fns Cisl Lazio ribadisce la necessità e urgenza di un invio di personale di Polizia Penitenziaria a Regina Coeli. Si intervenga al più presto perché il personale è allo stremo: non si può continuare così, senza un minimo di sicurezza per gli agenti che vanno a lavorare e non sanno se e quando ritorneranno a casa, senza contusioni o peggio."