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Reddito di cittadinanza senza diritto, mille indagati e 4,5 milioni di euro sottratti allo Stato

Mille persone risultano indagate dalla Procura di Roma indebita percezione di erogazioni in danno allo Stato. Avrebbero ottenuto senza averne diritto il reddito di cittadinanza.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Percepivano senza averne diritto il reddito di cittadinanza, arrivando a sottrarre allo Stato una cifra che in totale ammonta a circa 4,5 milioni di euro. Mille persone risultano indagate dalla Procura della Repubblica di Roma con l'accusa di indebita percezione di erogazioni in danno allo Stato. Come riporta Il Messaggero dall'inizio del 2022 oltre agli ultimi mille risultano altri 300 indagati. Ad occuparsi delle segnalazioni sono gli agenti del Nucleo di polizia economica-finanziaria di Roma, che hanno svolto accertamenti su 693 persone e sulla vicenda sono stati impegnati tutti i magistrati, che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione.

I procedimenti esistenti che si riferiscono a periodi di varia durata durante i quali veniva percepito il reddito, verranno dunque trattati tutti separtamente gli uni dagli altri, perché sono casi a sé stanti. Tuttavia dalle indagini svolte dalle forze dell'ordine è emerso che un gruppo di persone che hanno rilasciato autodichiarazioni con informazioni false si sarebbe presentato allo stesso Caf. Il pubblico ministero è convinto che un dipendente li avrebbe agevolati nella compilazione dei moduli, per riuscire ad ottenere il reddito senza avere di fatto tutti i requisiti necessari.

Tra le persone indagate risultano esserci tre comportamenti illeciti, che prevedono procedimenti e pene diverse. Chi ha reso dichiarazioni, utilizzato documenti falsi o ha omesso informazioni dovrà sostenere l'udienza preliminare ed è prevista la reclusione da due a sei anni. Per gli indagati che alla compilazione del modulo hanno omesso di comunicare le variazioni del reddito o del patrimonio o altre informazioni importanti, che qualora fossero state inserite avrebbero potuto togliere o ridurre la cifra percepita, è prevista invece la reclusione da uno a tre anni con diretta citazione giudizio.

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