Reati in aumento a Roma: la Capitale terza in Italia dopo Milano e Firenze, prima per delitti legati agli stupefacenti

I dati del Ministero dell’Interno per il 2024 raccontano un Paese in cui la criminalità sembra crescere. Anche la provincia di Roma segue questa tendenza: 270.407 reati denunciati alla magistratura nell’ultimo anno, con un incremento del 5,3% rispetto al 2023. Un dato che riporta la curva dei delitti verso l’alto, dopo la pausa del periodo pandemico, quando i vari periodi lockdown avevano drasticamente ridotto le occasioni di illegalità.
Il confronto con il 2019 — l’ultimo anno prima del Covid — è ancora più eloquente: i reati denunciati nella Capitale sono aumentati del 22,9%, avvicinandosi ai livelli record del 2007. Gli esperti del Viminale sottolineano che il ritorno alla piena mobilità e alla vita sociale di massa ha inevitabilmente favorito un incremento dei reati, in particolare di quelli predatori come furti e rapine.
Roma, terza in Italia per reati ogni 100mila abitanti
Per numero assoluto di denunce, Roma resta la prima città italiana. Ma se si guarda ai dati in proporzione alla popolazione, la Capitale si piazza al terzo posto nazionale, con oltre 6.400 reati ogni centomila abitanti. Al vertice della classifica c’è Milano, seguita da Firenze. Un piccolo passo avanti rispetto al 2023, quando Roma era seconda, anche se lontano dai livelli del 2019, quando occupava la sesta posizione.
Come segnalato dal Sole24Ore che ha presentato i dati in anteprima, l'elaborazione sulla popolazione cittadina parte dal numero di residenti, ma Roma è attraversata ogni giorno da centinaia di migliaia di pendolari, turisti e studenti che incidono fortemente sulle statistiche. Un elemento che rende più complessa la lettura del fenomeno criminale nella capitale, dove la presenza fluttuante di popolazione aumenta sia il numero di potenziali vittime sia le occasioni di reato.
Rapine e droga in crescita, furti sempre al primo posto
I furti restano il reato più diffuso e rappresentano da soli oltre la metà delle denunce presentate nel 2024. Ma a preoccupare sono anche altri indicatori in netta crescita. Le rapine in pubblica via sono aumentate del 22% in un solo anno, segno di una maggiore aggressività nei confronti dei cittadini. In crescita anche i danneggiamenti, con circa 3500 episodi in più rispetto al 2023.
Roma, inoltre, è prima in Italia per reati legati agli stupefacenti: 105,9 denunce ogni centomila abitanti. Un primato che riflette la diffusione delle piazze di spaccio nei quartieri periferici, ma anche la presenza di grandi snodi logistici e di traffici che fanno della città un punto cruciale nel commercio di droga.
Secondo le elaborazioni del Ministero dell’Interno, nella Capitale il 4% dei reati è commesso da minori, mentre gli stranieri rappresentano poco meno del 40% delle persone denunciate. Un dato che riflette anche le condizioni di marginalità sociale e l’elevata presenza di cittadini non italiani nel territorio romano.
In sintesi, il 2024 consegna un quadro in chiaroscuro: Roma non è la città più pericolosa d’Italia, ma continua a convivere con un livello di criminalità significativo e in crescita, spinto dal ritorno alla piena normalità sociale e dalla sua complessità sociale.