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Rapisce il figlio e finge di averlo ucciso per ricattare l’ex: bimbo salvato dopo 48 ore di terrore

L’uomo ha prelevato con la forza il bimbo di cinque anni da casa dell’ex dopo un litigio, e lo ha portato via con sé nonostante le urla disperate del piccolo e della madre, che ha provato a impedirgli di rapirlo. Il 34enne ha poi inscenato la morte del bambino, mandando una foto del figlio esanime tra i calcinacci.
A cura di Natascia Grbic
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Un uomo di 34 anni è stato arrestato dagli investigatori della Squadra Mobile e del V Distretto Prenestino dopo delicate e complesse indagini durate alcuni giorni. Una vicenda agghiacciante quella che si sono trovate davanti le forze dell'ordine: l'uomo ha infatti inscenato la morte del figlio di cinque anni per ricattare l'ex compagna, mandandole una foto del piccolo esanime e riverso in mezzo a dei calcinacci. "L'ho ammazzato", le ha detto. Un'immagine che ha gettato la donna nella disperazione, convinta che l'ex avesse ucciso il bimbo e che non l'avrebbe più rivisto. Subito sono scattate le indagini della polizia, che per giorni hanno cercato l'uomo, che nel frattempo – aiutato da un connazionale – continuava a spostarsi da un rifugio di fortuna all'altro. La loro ipotesi è che il piccolo non fosse morto, e che la sua morte fosse stata solo inscenata: fortunatamente hanno avuto ragione. Il 34enne è stato rintracciato nel quartiere di San Basilio, nascosto a casa del complice. È stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona, mentre l'amico è stato denunciato per favoreggiamento personale.

Il rapimento del bimbo: "L'ho ammazzato e nascosto in un cantiere"

Tutto è cominciato la sera del 25 agosto, quando l'uomo è andato a casa dell'ex, con la quale ha cominciato a litigare. Un comportamento violento e ossessivo il suo, che non era la prima volta che veniva fuori. Stavolta ha deciso di colpire la donna nel punto dove fa più male: togliendole con la forza il figlio, rapirlo e dicendole poco dopo di averlo ucciso. "L'ho ammazzato e ho abbandonato il corpo in un cantiere", le ha detto, facendole credere che il bimbo fosse morto. il piccolo invece era vivo, ma stremato: l'uomo continuava a farlo spostare da un posto all'altro, non gli permetteva di dormire né di mangiare. Tutto questo perché il 34enne era ossessionato dall'ex, alla quale ha chiesto ripetutamente perché lo avesse lasciato. Le indagini degli agenti della Polizia di Stato sono partite non appena la madre li ha chiamati, e dopo una delicata e complessa attività investigativa sono riusciti a rintracciare il 34enne e, fortunatamente, anche il bambino. Giorno e notte gli agenti hanno battuto le zone limitrofe ai luoghi frequentati dall'uomo e analizzato ogni elemento utile per rintracciarlo. Alla fine è stato trovato a casa di un connazionale peruviano a San Basilio e arrestato immediatamente. Il piccolo è stato visitato dai sanitari che hanno verificato il suo stato di salute. Dopodiché è tornato dalla madre, che lo aspettava negli uffici della Squadra mobile, della quale continuava a chiedere senza sosta.

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