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Quattro furti in un mese alla Pisacane, la scuola simbolo dell’integrazione a Torpignattara

Denuncia un rappresentante dei genitori degli alunni della scuola Pisacane: “Sembrano, a parte un episodio in cui sono spariti sedici pc, furti dettati dalla disperazione, dal freddo e dalla fame. La scuola è un colabrodo, è un edificio enorme, pieno di ingressi e non c’è un allarme. Non ci sentiamo al sicuro”.
A cura di Enrico Tata
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Quattro furti subiti in meno di un mese alla scuola Carlo Pisacane, simbolo del quartiere di Tor Pignattara, uno dei più multietnici di Roma. L'ultimo colpo è stato messo a segno del fine settimana, quando alcune aule sono state messe a soqquadro da qualcuno, ma nei giorni precedenti i ladri avevano rubato alcuni computer che servivano per la didattica a distanza. Un gruppo di genitori degli studenti della Pisacane si è ritrovato ieri all'ingresso della scuola in via dell'Acqua Bullicante per protestare e per denunciare le condizioni dell'edificio, dove secondo loro sarebbe facilissimo entrare.

La protesta dei genitori davanti alla Pisacane: "Noi e i nostri figli non ci sentiamo al sicuro"

"Sembrano, a parte un episodio in cui sono spariti sedici pc, furti dettati dalla disperazione, dal freddo e dalla fame. La scuola è un colabrodo, è un edificio enorme, pieno di ingressi e non c'è un allarme. Ogni ingresso, tra l'altro, non vuol dire soltanto un giorno di scuola perso, ma anche soldi buttati dall'amministrazione per sanificare tutto. Ci devono dare delle spiegazioni, ci devono spiegare perché si è arrivati a questo livello di abbandono", ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it il rappresentante dei genitori, Stefano Zurlo. Ieri anche l'assessora alla Scuola del V Municipio, Maria Elena Mammarella, ha visitato la scuola. Non si tratta infatti dell'unico istituto finito nel mirino dei ladri in zona ma, ha fatto notare una mamma, "al terzo furto alla Deledda, una scuola nelle vicinanze, hanno messo le telecamera, qui siamo ora a mettere un lucchetto, siamo delusi dalle istituzioni. Noi e i nostri figli non ci sentiamo al sicuro".

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