91 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Quando cominceranno le vaccinazioni degli anziani a Roma e nel Lazio: annunciata la data

L’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, ha già annunciato una data per l’inizio della ‘fase 2’: martedì 28 gennaio. Da quel giorno cominceranno ad essere vaccinati i residenti con oltre 80 anni di età, che sono per la precisione 377mila in tutto il Lazio. Verrà coinvolta la rete dei 20 ospedali hub e dei 60 ospedali spoke, ma anche i medici di medicina generale.
A cura di Enrico Tata
91 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Completata la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid a tutto il personale sanitario sia pubblico che privato, agli ospiti e agli operatori delle Rsa, nel Lazio, come in tutta Italia, comincerà un'altra fase della campagna: la vaccinazione della popolazione anziana. L'assessore regionale alla Salute, Alessio D'Amato, ha già annunciato una data per l'inizio della ‘fase 2': martedì 28 gennaio. Da quel giorno cominceranno ad essere vaccinati i residenti con oltre 80 anni di età, che sono per la precisione 377mila in tutto il Lazio. Verrà coinvolta la rete dei 20 ospedali hub e dei 60 ospedali spoke, ma anche i medici di medicina generale, che ovviamente saranno a loro volta vaccinati prima di poter vaccinare.

La ‘fase 1' della campagna di vaccinazione

Nella prima fase della campagna i vaccini sono destinati al personale delle strutture sanitarie e agli operatori sanitari, al personale delle Rsa e alle strutture socio-assistenziali. Complessivamente si tratta di 128mila sanitari e 64mila tra ospiti e personale delle Rsa del Lazio. In totale, quindi, si tratta di vaccinare circa 200mila persone (circa 50mila operatori sanitari pubblici, 50mila per quanto riguarda il privato accreditato, 4300 medici di famiglia, 700 pediatri a cui vanno aggiunti i medici liberi professionisti, ospiti e personale Rsa). A ieri avevano ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid 78mila persone, di cui 30mila, il 38 per cento, sono uomini e circa 48mila (il 61 per cento) sono donne. Il piano del Lazio aggiornato al 28 dicembre e quindi con le sole fiale Pfizer a disposizione (il giorno della Befana l'Ema ha dato l'ok anche al vaccino Moderna e a fine gennaio potrebbe arrivare l'ok anche per il vaccino Oxford-Astrazeneca), prevedeva di vaccinare (con entrambe le dosi) 128mila persone entro la prima settimana di febbraio e di somministrare la prima dose di vaccino ad almeno 257mila persone. Il 18 gennaio, ha dichiarato D'Amato, comincerà anche la campagna dei richiami delle dosi già somministrate e sempre l'assessore regionale ha detto che al momento il Lazio effettua in media 7-8 mila vaccini al giorno, in linea con le dosi distribuite: "Il Lazio ha ricevuto circa 95 mila vaccini e la campagna si sta svolgendo secondo le linee del piano strategico del Ministero della Salute approvate il 12 dicembre scorso. Auspichiamo che nel frattempo le autorità regolatorie europee e nazionali possano portare all’approvazione e alla garanzia di sicurezza anche tutti gli altri vaccini che stanno in dirittura d’arrivo, in particolare quello di AstraZeneca, perché l’obiettivo ambizioso di arrivare a una immunità di gregge nel minor tempo possibile passa dalla disponibilità delle dosi di vaccino, da un lato, e dalla buona capacità organizzativa dall’altro. I 95 mila vaccini messi a disposizione della nostra Regione fino ad ora non sono coerenti con la nostra capacità produttiva, cioè la capacità di somministrazione di vaccini, di gran lunga superiore a ciò che ci viene attualmente fornito. Auspichiamo vivamente che con l’approvazione di altri vaccini possa essere messa a disposizione del Lazio una quantità di dosi molto superiore all’attuale" .

Dal 28 gennaio comincerà la fase 2 della campagna

Dal 28 gennaio, come detto, partirà la ‘fase 2' della campagna vaccinale nel Lazio. Questa fase prevede la vaccinazione innanzitutto delle persone con età superiore agli 80 anni di età. In secondo luogo si passerà ai cittadini over 60, a quelli con più patologie gravi, con immunodeficienza o in situazione di fraglilità, alle forze dell'ordine ad alta priorità e agli insegnanti e al personale scolastico ad alta priorità. La terza fase prevede invece la vaccinazione delle forze dell'ordine rimanenti, del personale scolastico rimanente, dei lavoratori dei servizi essenziali, del personale e degli ospiti delle carceri, delle comunità e delle persone con più patologie. La ‘fase 4', infine, sarà aperta a tutto il resto della popolazione.

Immagine
91 CONDIVISIONI
32806 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views