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Pugile cerca di uccidere 16enne buttandola dal balcone: ha rifiutato un rapporto sessuale

Alla base del tentato omicidio da parte di un 32enne che ha cercato di buttare una 16enne dal balcone di un B&b di Civitavecchia dove stavano trascorrendo il weekend ci sarebbe il rifiuto di un rapporto sessuale.
A cura di Alessia Rabbai
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Il rifiuto di un rapporto sessuale sarebbe all'origine del tentativo di omicidio messo in atto dal trentaduenne, che ha cercato di buttare giù dal balcone una ragazza romana di sedici anni a Civitavecchia nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo. Pugile di livello amatoriale e incensurato, dopo l'arresto e l'udienza di covalida da parte del giudice delle indagini preliminari, ha ricevuto la limitazione della libertà personale di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequantati dalla vittima. La coppia, che si era conosciuta sui social network e aveva instaurato una relazione nata da poco, voleva trascorrere lo scorso fine settimana in un Bed&Breakfast del centro storico, per stare insieme e conoscersi meglio. La struttura, per chiarire, li accolti regolarmente, senza violare alcuna normativa in quanto lei maggiore di sedici anni.

La sedicenne ha rifiutato un rapporto sessuale

L'uomo avrebbe tentato un approccio fisico con la sedicenne per avere un rapporto sessuale, ma lei dato che era ubriaco si è rifiutata e tra i due è nata un'accesa discussione. La ragazza ha chiamato sua madre per farsi venire a prendere, così la donna, percependo che la figlia era spaventata e in pericolo, è salita in auto insieme al marito partendo da Roma per raggiungere Civitavecchia e nel frattempo ha allertato il Numero Unico delle Emergenze 112. Il trentaduenne e la sedicenne si sono conosciuti sui social network e la ragazza aveva parlato di questa persona ai suoi, i quali, specialmente il padre, data l'età di lui quattordici anni più grande della figlia, non erano d'accordo sulla loro frequentazione.

I carabinieri hanno usato lo spary al peperoncino

Tempestivo l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Civitavecchia diretti dal capitano Mattia Bologna che, già in strada impegnati nel lavoro sul territorio, arrivata la segnalazione, hanno prontamente raggiunto il B&b con una pattuglia che si è distaccata dai controlli anti movida. Sono entrati all'interno della struttura ricettiva e hanno sorpreso l'uomo proprio nel momento in cui la ragazza era aggrappata con le mani alla ringhiera e lui cercava di farla cadere, sollevandola di peso. È servito l'intervento di diversi militari per riuscire a bloccarlo e hanno dovuto usare lo spray al peperoncino, ma fortunatamente durante l'intervento nessuno di loro è rimasto ferito. L'aggressore alla richiesta dei carabinieri non ha dato spiegazione del suo comportamento. Lo hanno arrestato ed è stato portato nel carcere di Regina Coeli. La sedicenne in stato di choc per l'accaduto è stata accompagnata al pronto soccrso dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia.

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