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Protesta degli editori a Più Libri, stand coperti e cori con Bella Ciao: “Fuori i fascisti dalla fiera”

Diversi editori che hanno presto parte a Più Libri Più Liberi per mezz’ora hanno coperto gli stand con un telo in segno di protesta contro la partecipazione di Passaggio al Bosco. Alcuni dei presenti hanno cantato Bella Ciao e gridato: “Fuori i fascisti dalla fiera”.
A cura di Enrico Spaccini
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Uno degli stand coperti per protesta a Più Libri Più Liberi (foto da Facebook)
Uno degli stand coperti per protesta a Più Libri Più Liberi (foto da Facebook)

Per mezz'ora, dalle 15 alle 15:30, tante case editrici che hanno preso parte a Più Libri Più Liberi hanno coperto i loro banchi con teli. "Questo è ciò che è accaduto alla libertà di stampa e di pensiero quando i fascisti e i nazisti hanno messo in pratica la loro libertà di espressione", hanno scritto sui fogli posizionati sopra gli stand, "vogliamo una Più Libri Più Liberi antifascista". Si è trattato di un gesto di protesta da parte degli editori contro la partecipazione di Passaggio al Bosco alla fiera indipendente della letteratura che si tiene ogni anno a La Nuvola (Roma). Poco dopo, il pubblico e alcuni editori si sono mossi in corteo fino allo stand della casa editrice di Marco Scatarzi cantando Bella Ciao e gridando "fuori i fascisti dalla fiera" e "siamo tutti antifascisti".

La polemica intorno a Passaggio al Bosco era cominciata alcuni giorni prima dell'inizio della fiera del libro, quando è stata comunicata la partecipazione di questa casa editrice che offre un catalogo basato su esperienze e figure nazifasciste. Più di 50, fra autori ed editori, avevano firmato un appello in cui chiedevano l'esclusione di Passaggio al Bosco dalla fiera e chiesto spiegazioni all'Associazione italiana editori (Aie). Una volta confermata la presenza di questa casa editrice all'evento, alcuni, come Zerocalcare, hanno rinunciato a prendere parte alla fiera.

Oggi, sabato 6 dicembre, è andata in scena una protesta contro la casa editrice di Scatarzi, Per mezz'ora molti stand sono stati coperti da teli e gli editori si sono riuniti per chiedere "risposte dall'Aie": "Non accettiamo che la cultura fascista sia al pari delle altre". Ad un certo punto, il pubblico ha iniziato a gridare "fuori i fascisti dalla fiera" e "siamo tutti antifascisti" e a cantare Bella Ciao, muovendosi poi in corteo fino allo stand di Passaggio al Bosco urlando: "Fuori i fascisti dalla fiera".

"Non siamo un movimento politico, siamo qui per svolgere il nostro lavoro", ha risposto Scatarzi al termine della contestazione: "Faremo un comunicato a fine fiera. Stiamo continuando a fare il nostro lavoro in piena libertà, ognuno è libero di criticare". Per Fabio Del Giudice, "qualunque manifestazione, se svolta nel rispetto della legalità, è chiaramente ben accolta". Secondo il direttore di Più Libri Più liberi, "è evidente che si è aperto un dibattito su un tema particolarmente delicato, che pone domande enormi che non sono solo nostre ma di tutti quelli che organizzano eventi culturali. Usiamo quello che è successo in questa edizione per aprire un dibattito serio sul tema partendo da un punto fermo, che tutti condividiamo: l’essere antifascisti".

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