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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Preso presunto killer di Diabolik, la figlia: “Un bel regalo di Natale, avevamo perso le speranze”

La figlia di Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli: “Sapevamo che gli investigatori stavano lavorando ininterrottamente ma a essere sincera avevamo un po’ perso le speranze dopo due anni e mezzo”
A cura di Enrico Tata
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"Non si può spiegare a parole cosa ho provato appena ho letto. Posso dire che siamo molto contenti e soprattutto sollevati, non ce lo aspettavamo, nella tragedia è stata per noi una bella notizia. È un bel regalo di Natale. Nessuno ci ha informato prima di quanto sarebbe successo". Così Ginevra Piscitelli, la figlia di Fabrizio, detto Diabolik, al Messaggero dopo aver appreso della cattura del presunto killer di suo padre. "Sapevamo che gli investigatori stavano lavorando ininterrottamente ma a essere sincera avevamo un po' perso le speranze dopo due anni e mezzo. Il nome dell'uomo che hanno arrestato non ci dice nulla, anche perché le prime notizie trapelate parlavano di un albanese".

Chi è il presunto killer di Diabolik

È stato arrestato Raul Esteban Calderon, 52 anni, argentino. È lui il presunto responsabile dell'agguato avvenuto il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti a Roma in cui ha perso la vita, ucciso da un colpo di pistola diretto alla testa, Fabrizio Piscitelli, l'ex capo degli Irriducibili della Lazio. Secondo i pm della procura di Roma, Piscitelli era a capo di un gruppo criminale che aveva puntato a gestire tutte le piazze di spaccio di Roma.

Il video che ha ripreso l'omicidio di Diabolik

Ad incastrare l'assassino dell'ex ultras (contestato l'omicidio con l'aggravante del metodo mafioso) sarebbe stata una telecamera di sicurezza installata al di fuori di un'abitazione privata. Nel filmato c'è tutto: si vede il killer che sembra fare jogging e che a un certo punto tira fuori una pistola e spara a Diabolik. Poi quest'ultimo corre proprio in direzione della telecamera. Le immagini sono molto sgranate, ma ad aiutare gli investigatori è un altro delitto compiuto dall'assassino. Il modus operandi, praticamente lo stesso: il 20 settembre 2020,  Shehaj Selavdi, 38enne albanese, viene ucciso sulla spiaggia di Torvaianica. Anche in questo caso, un'esecuzione a sangue freddo: il killer arriva, si confonde tra i bagnanti, estrae una pistola e scappa. Il presunto killer è sempre Raul Esteban Calderon e il movente di entrambi i delitti, per gli inquirenti, va ricercato in affari di droga, controllo delle piazze di spaccio e delle forniture.

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