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Giubileo 2025

Porto crocieristico di Fiumicino, la Corte dei Conti gela Gualtieri: serve davvero al Giubileo?

Con una delibera pubblicata a fine giugno, la Corte dei Conti invita Gualtieri a valutare se il porto crocieristico di Fiumicino serva davvero al Giubileo 2025: tempi incerti, coerenza e utilità dell’opera sono messe in dubbio.
A cura di Enrico Tata
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Il porto crocieristico di Fiumicino
Il porto crocieristico di Fiumicino
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La delibera 32 del 2025 della Corte dei Conti riguarda il programma di attuazione delle opere previste per il Giubileo a Roma. E un capitolo sostanzioso è dedicato all'intervento 146, uno dei più delicati: la realizzazione del ‘Porto turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra'. Un progetto che, come abbiamo scritto più volte, ha sollevato critiche e polemiche. I magistrati hanno chiesto al commissario straordinario Roberto Gualtieri di "proseguire nella costante ed efficace attività di monitoraggio e di vigilanza, valutando altresì l’opportunità del perdurante inserimento dell’intervento de quo nel Programma degli interventi per il Giubileo della Chiesa cattolica del 2025″. Tradotto: il porto di Fiumicino è davvero un'opera connessa al Giubileo? Rientra ancora negli interventi per l'anno santo?

In un passaggio i giudici hanno sottolineato "l’indubbia complessità dell’operazione e la non sicura coerenza dei relativi tempi di realizzazione con le celebrazioni giubilari". Inoltre, l'opera non vedrà la luce nel corso dell'anno santo neanche il mini-lotto che prevedeva la realizzazione di una struttura provvisoria di attracco per navi di lusso di piccole dimensioni e dell'attività di ‘tendering' per il trasporto dei pellegrini a Roma.

Nell'audizione del 16 giugno è stato ricordato che l'opera prevede uno stanziamento di risorse interamente private e presenta "una particolare complessità operativa". Per questo "può essere ricondotto a quel gruppo di interventi che, in precedenti occasioni, sono stati ritenuti opere realizzate “con il Giubileo”, intese come quelle che l’evento giubilare stesso lascerà “in eredità” alla città e al suo territorio".

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Quanto allo stato della autorizzazioni, la società Fiumicino Waterfront ha proceduto recentemente "con una integrazione volontaria al MASE e al MIC al progetto con recepimento delle prescrizioni. L’approfondimento dovrebbe portare all’emissione entro il mese di luglio del parere MIC e alla conseguente emanazione del decreto VIA da parte del MASE". Inoltre, la procedura di valutazione d'impatto non risulta ancora conclusa ed è tutt'ora in corso.

La Fiumicino Waterfront ha fatto sapere che il nucleo dell'operazione consisterebbe "nell’affiancare alla originaria e prevalente destinazione diportistica (capace di 1.200 posti barca per imbarcazioni tra i 10 e i 110 m), una minoritaria funzione crocieristica (una banchina di 350 m con relative facilities, che occupa circa il 20% dell’area concessa, peraltro neppure in via esclusiva), riducendo al tempo stesso la cubatura edilizia prevista nel progetto originario e realizzando un parco di 150.000 mq, a vantaggio di una più estesa e pubblica fruibilità e qualità ambientale del compendio”.

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Per tutti questi motivi, i giudici della Corte dei Conti chiedono a Gualtieri "di vigilare sul rispetto dei cronoprogrammi degli interventi che presentano maggiori ritardi, assumendo le necessarie misure volte al loro acceleramento e al superamento dei ritardi più consistenti, nonché di valutare la possibilità di proporre un’eventuale rimodulazione del Piano dettagliato dal quale siano stralciati quegli interventi che ad oggi, per i ritardi maturati, per la conclusione dei lavori fissata in termini non coerenti con il Giubileo o, anche, per la loro stessa natura e finalità, non trovino più legittimazione ad essere inclusi nei finanziamenti o anche solo nel particolare regime acceleratorio e derogatorio che il legislatore ha riservato esclusivamente alle opere necessarie, connesse o funzionali al Giubileo 2025".

Secondo la consigliera regionale del Pd Lazio e segretaria del Pd di Fiumicino, Michela Califano, con la delibera la Corte dei Conti ha certificato che il porto "un’opera non coerente con le celebrazioni giubilari. Non c’è giorno che un ente statale non faccia cadere la maschera di questa speculazione mascherata. Un progetto fuori da ogni regolamentazione nazionale ed europea, improponibile sotto tutti i punti di vista: ambientale, infrastrutturale. Ma anche molto semplicemente da quello viario: non sono previste strade di supporto. Un porto a Fiumicino è già stato finanziato. Ed è un porto commerciale sotto l’egida dello Stato e dell’autorità di sistema portuale, non certo di qualche grande compagnia privata, regolamentato e con un progetto sostenibile per la città. Su quello bisogna puntare e non su altro. Il porto crocieristico privato va invece immediatamente stralciato dal ‘pacchetto giubilare’ e salutato senza alcun rimpianto".

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