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Pontinia: festa di nozze con 80 invitati, arrivano i carabinieri. D’Amato: “Non si può più fare”

È successo in un ristorante di Pontinia, in provincia di Latina, dove i carabinieri hanno fatto irruzione in un ristorante dove era in corso un banchetto di nozze in dimensioni ben oltre il consentito. I militari hanno multato 82 persone. L’assessore D’Amato: “Non si possono più fare feste e assembramenti di questa portata che mettono in discussione la salute dei partecipanti e del resto della comunità”.
A cura di Redazione Roma
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Nonostante i divieti di fare feste e cerimonie private, come matrimoni e battesimi, con un numero di invitati superiore e trenta, non tutti hanno voluto rinunciare ai banchetti. Così è successo che a Pontinia, in provincia di Latina, i carabinieri hanno fatto irruzione in un ristorante interrompendo un banchetto di nozze. La festa è finita quando i militari hanno bussato identificando tutti i presenti tra le proteste degli sposi, che sono stati contestualmente anche multati. In tutto i carabinieri hanno consegnato 82 verbali, uno per ogni partecipante alla festa. Nei guai, ovviamente, è finito anche il titolare del ristorante.

D'Amato: "Così si mette a rischio la salute della comunità"

Sull'episodio è intervenuto oggi anche l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ribadendo la necessità di osservare le regole e l'irresponsabilità di tali condotte. “È grave e da irresponsabili quanto accaduto a Pontinia nonostante l’ordinanza restrittiva. – ha dichiarato D'Amato – Non si possono più fare feste e assembramenti di questa portata che mettono in discussione la salute dei partecipanti e del resto della comunità. Questo è il tempo della responsabilità altrimenti non possiamo farcela contro il virus”. Una circostanza quella della festa ancora più grave forse vista l'impennata di contagi nella provincia di Latina.

Coronavirus: attese nuove restrizioni nel Lazio

Il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti sta aspettando solo la promulgazione del nuovo Dpcm e il vertice con il governo di questa mattina, per firmare una nuova ordinanza regionale con nuove limitazioni oltre a quelle previste dalle nuove disposizioni nazionali in definizione, a cominciare dalla chiusura di scuole superiori e università, con il mantenimento della sola didattica a distanza.

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