Pietro Orlandi: “L’ultima volta che ho visto Emanuela non era incinta, basta calpestare la sua dignità”

"Io ho visto Emanuela l’ultima volta il 22 giugno e non aveva certamente l’atteggiamento di una persona preoccupata per una gravidanza. Con troppa facilità si formulano ipotesi così, con quanta leggerezza e senza rispetto si calpesta la dignità di Emanuela". A dirlo, in un lungo sfogo sul gruppo Facebook dedicato a sua sorella, è Pietro Orlandi. Il fratello della cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 così ha risposto a un post in cui gli si chiedeva conto della presunta gravidanza di Emanuela, di cui si è tornato a parlare in seguito alla denuncia nei confronti di un blogger. Una tesi che non è mai stata confermata e che non ha riscontri.
"Mai detto che Emanuela era incinta"
"Io non ho mai detto che Emanuela fu portata a Londra perché era incinta – le parole di Pietro Orlandi – oltre per i motivi detti, ma anche perché la reputo una cosa impensabile e offensiva nei confronti di Emanuela, perché se ne parla come se Emanuela avesse avuto un rapporto con una persona adulta in modo consenziente, e questo è veramente calpestare la dignità di una persona che non può rispondere. Nella trasmissione di cui parli non ho detto che Emanuela era stata portata lì per questa gravidanza, non l’ho mai detto e continuo a dirlo. In quella trasmissione mostrai documenti che mi erano stati dati da un anonimo che si era qualificato per un esponente dei Nar. Nei documenti evidenziava la possibilità che Emanuela fosse rimasta incinta ma nel '93, non '83, quindi dieci anni dopo il suo rapimento. Io ho visto Emanuela l’ultima volta il 22 giugno e non aveva certamente l’atteggiamento di una persona preoccupata per una gravidanza… Con troppa facilità si formulano ipotesi cosi".
Il blogger accusato di favoreggiamento
La pista della gravidanza di Emanuela Orlandi, di cui alcune volte si è parlato nel corso degli anni senza mai trovare riscontri, è tornata in primo piano dopo che la procura di Roma ha indagato un blogger ciociaro che asseriva la ragazza fosse stata sottoposta a un aborto clandestino. L'uomo non ha voluto rivelare la sua fonte, che sarebbe stata utile alle indagini, ed è perciò stato accusato di favoreggiamento. Una tesi, quella del blogger, non confermata e smentita con forza dal fratello Pietro.