Chi ha tagliato e rubato la testa del garibaldino Achille Sacchi? Il giallo del Gianicolo

Lo hanno ritrovato nella mattinata di ieri, martedì 6 dicembre con il marmo danneggiato e privo di testa: questo è quanto accaduto al busto di Achille Sacchi, realizzato dallo scultore Giovanni Prini del 1908 e parte della serie degli 84 busti che ritraggono i combattenti che hanno preso parte alla difesa della Repubblica Romana nel 1849. La statua, che come tutte le altre si trova lungo la pittoresca passeggiata del Gianicolo, nel cuore di Roma, deve essere stata distrutta nel corso della notte precedente al rinvenimento.
Busto di Achille Sacchi vandalizzato al Gianicolo
Sul posto, non appena scoperto dell'atto vandalico, sono arrivati gli operatori della Sovrintendenza Capitolina che, insieme ai Carabinieri, hanno effettuato un sopralluogo. Nonostante l'impegno, però, non sono emerse tracce utili per rintracciare l'autore (o gli autori) del gesto: per il momento è stata sporta denuncia contro ignoti.
La reazione dell'assessore alla Cultura Miguel Gotor
Non ha tardato ad arrivare la reazione di Miguel Gotor, l'assessore alla Cultura di Roma Capitale. "La decapitazione del busto di Achille Sacchi al Gianicolo e l’asportazione della testa è un atto vandalico di incredibile stupidità: chi se ne è reso responsabile si qualifica da solo", ha commentato non appena appresa la notizia.
Poi ha sottolineato: "La Sovrintendenza Capitolina ha già provveduto a sporgere denuncia per l’accaduto e ci auguriamo che le forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia l’autore, o gli autori, di questo gesto – ha continuato, prima di concludere – Chi attenta al patrimonio culturale di Roma non deve restare impunito".