Paga 11mila euro per far lavorare il figlio al Quirinale, ma si tratta di una truffa

Aveva promesso che avrebbe fatto assumere il figlio al Quirinale dopo il pagamento di 11.500 euro. Così un imprenditore agricolo che ha lavorato per 30 anni alla sicurezza del Papa come ex ispettore della Gendarmeria Vaticana, per garantire un'occupazione al proprio figlio, ha consegnato il denaro al capo di settore autorimessa della presidenza della Repubblica, M.C.. Quanto promesso, come riporta il Corriere della Sera, però, non si è mai concretizzato e adesso il capo settore è finito a processo per millantato credito.
La denuncia da parte del cappellano militare
La denuncia è arrivata nel 2019 da parte del cappellano militare del Quirinale, monsignor Sergio Siddi, dopo che l'ex ispettore, confessandosi, ha spiegato di essersi accorto di aver versato gli 11.500 euro senza ottenere risultato. Così il monsignor Siddi ha consegnato al reparto reggimento corazzieri dei carabinieri un documento in cui riassumeva la vicenda, facendo sì che venisse aperta un'inchiesta del procuratore aggiunto che oggi arriva in aula.
La vicenda
I due, il capo settore autorimessa e l'ex ispettore, si sono avvicinati nel 2015: l'imprenditore ha spiegato all'altro che il figlio aveva presentato domanda per essere assunto al Quirinale, senza ricevere risposta. Secondo l'accusa, il capo settore gli avrebbe proposto un "metodo alternativo" per avere garantita l'assunzione. Basterebbe consegnare mille euro ad un consigliere del presidente della Repubblica, senza farne il nome: come scoperto dalle indagini, inoltre, non ha contatti con nessuno dei consiglieri. Ma l'ex ispettore si fida e consegna il denaro.
I versamenti di denaro
Dopo il primi mille euro, però, il capo settore continua a chiedere i soldi, sostenendo che siano necessari per arrivare al loro scopo: il denaro viene versato tramite bonifico anche sul conto della moglie dell'uomo. Si tratta di somme molto più alte della precedente: 3.500 euro, 2.500 euro per due volte di seguito e, infine, il 30 giugno del 2017 l'ultimo versamento da 2mila euro.
E nonostante il denaro consegnato, ancora non è arrivata nessuna chiamata da parte della presidenza della Repubblica per suo figlio. L'ex ispettore ha deciso di iniziare a registrare i loro incontri. È qui che il capo settore ha anche detto, riferendosi al fantomatico consigliere della presidenza: "Gli giro i soldi dal mio conto corrente, quanto è stupido".