Padre e figlio pescano illegalmente di notte nel Lago di Vico: sequestrati 187 chili di pesce

Sorpresi nella notte a pescare illegalmente nel Lago di Vico del Comune di Caprarola in provincia di Viterbo. Colpevole una coppia di padre e figlio che è stata sorpresa dalla pattuglia di carabinieri forestali della zona con 187 chili di pesce pescato illegalmente. I militari hanno proceduto al sequestro della barca e del materiale pescato, impedendone la messa in commercio. Per i due l'accusa è di pesca illegale nella riserva naturale del Lago di Vico.
I militari hanno colto padre e figlio in flagranza di reato tra la notte di domenica 25 e lunedì 26 maggio durante le operazioni di pattuglia volte alla tutela ambientale della riserva naturale del Lago di Vico. Gli episodi di pesca illegale nella zona sono infatti molto frequenti e avvengono sopratutto nella notte. L'intento dei bracconieri è raccogliere la maggior quantità di pescato da poter poi immettere sul mercato senza effettuare le norme sanitarie previste per legge.

Ora padre e figlio dovranno rispondere del reato di pesca illegale per cui la pena può andare da una multa fino a dodicimila euro oppure alle detenzione in carcere fino ad un massimo di due anni. Trattandosi di una pratica illegale in una riserva naturale, la legge prevede anche un risarcimento all'ente territoriale di venti euro per ogni esemplare pescato illegalemente, somma che raddoppia quando il pescato risulta deceduto al momento del sequestro.
I militari al momento del fermo hanno sequestrato alla coppia di bracconieri circa 187 chili di lavarello, pesce tipico delle acque dolci e molto richiesto dei ristoranti di mare. Insieme alla merce, ad essere sequestrata è stata anche la barca e l'attrezzatura utilizzata durante la pesca illegale.