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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Ossa ritrovate al San Camillo e l’ipotesi Emanuela Orlandi: disposti gli esami medico legali, cosa succede ora

A meno di una settimana dal ritrovamento delle ossa umane al padiglione Monaldi dell’ospedale San Camillo di Roma, sono stati disposti gli esami sui resti umani. Una delle ipotesi è che possano appartenere ad Emanuela Orlandi.
A cura di Beatrice Tominic
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Carabinieri e nucleo della scientifica sul luogo del ritrovamento.
Carabinieri e nucleo della scientifica sul luogo del ritrovamento.
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I resti umani trovati al San Camillo appartengono davvero a Emanuela Orlandi? Qual è la loro datazione? Si sono sempre trovati nel padiglione Monaldi, da anni in stato di abbandono o sono stati spostati? A queste e ad altre domande si troverà presto risposta. Come appreso da Fanpage.it, sono stati disposti gli esami medico legali sulle ossa ritrovate meno di una settimana fa a Roma.

L'allarme è scattato giovedì scorso, 24 luglio 2025, quando un operaio che si trovava nell'area del padiglione Monaldi, attualmente in ristrutturazione, ha rinvenuto dei resti umani all'interno di un vano ascensore. E ha fatto immediatamente scattare l'allarme. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri con il reparto della Scientifica che sono rimasti per ore sul posto per svolgere tutti i sopralluoghi necessari.

Li ha poi raggiunti il medico legale che ha dato una prima occhiata alle ossa: tutto ciò che emerso in questi primi giorni a partire dal ritrovamento, però, si tratta ancora soltanto di deduzioni. Per fondamenti scientifici o medico legali, invece, occorre attendere i risultati delle analisi disposte.

I carabinieri durante il sopralluogo all’ospedale San Camillo al padiglione Mondali in ristrutturazione, dove sono state rinvenute le ossa umane.
I carabinieri durante il sopralluogo all’ospedale San Camillo al padiglione Mondali in ristrutturazione, dove sono state rinvenute le ossa umane.

Disposti gli esami legali sulle ossa ritrovate al San Camillo

Come previsto, sono stati disposti gli esami sulle ossa rinvenute al San Camillo: grazie ad analisi più accurate, come anticipato, sarà possibile risalire alla datazione dei resti che, stando ai primi sommari accertamenti sarebbero umani e, eventualmente, anche a chi appartenessero.

Secondo quanto appreso da Fanpage.it, il conferimento delle analisi è stato disposto direttamente dal pm al medico e sembra che tutti gli esami si terranno presso La Sapienza. Non è ancora chiaro, invece, quando sarà possibile conoscere l'esito delle analisi.

Cosa è emerso fino ad ora sulle ossa umane

Secondo quanto emerso dalle prime verifiche, i resti non risalirebbe a più di sette o otto anni fa. È ancora troppo presto, però, per dirlo con certezza. Difficile anche individuare il profilo della persona a cui appartenevano, riuscendo a chiarirne il sesso e l'età. Soltanto una volta compreso il profilo dell'individuo, sarà possibile agire con eventuali confronti da parte della Procura effettuando il test del Dna fra le ossa e quelli raccolti nei database.

Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.

Il possibile collegamento tra le ossa ed Emanuela Orlandi

"Se dovessero risultare risalenti a 40 anni fa e a una giovane donna, noi siamo disponibili ad effettuare il test – ha spiegato a Fanpage.it l'avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò – Ma per ora si tratta soltanto di suggestioni. Quando si trovano delle ossa spesso il primo pensiero va a Emanuela. Io penso che succeda perché c'è un forte desiderio di verità".

A sinistra l’avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.
A sinistra l’avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.

Le ha fatto eco il fratello della quindicenne scomparsa, Pietro Orlandi. "La Procura ha già il mio Dna – ha precisato – Io non credo e sinceramente spero che non siano di Emanuela, ma occorre fare chiarezza per risalire a chi appartengano. Sicuramente, stavolta più che in altri casi, ci sono degli indizi che fanno pensare a mia sorella. Ma succede ogni volta che trovano delle ossa a Roma", ha dichiarato a Fanpage.it.

Pietro Orlandi.
Pietro Orlandi.

Fra questi, in particolar modo, i legami con la Banda della Magliana che, secondo alcuni pentiti avrebbe nascosto il proprio arsenale, fra gli altri, in un covo nei padiglioni dismessi del San Camillo e l'appartamento con i grandi sotterranei, estesi fino quasi al San Camillo, in cui Enrico De Pedis, secondo il racconto di Sabrina Minardi, avrebbe tenuto sequestrata Emanuela Orlandi dopo averla rapita. L'appartamento in questione, come appurato dalle indagini successive alle dichiarazioni di Minardi del 2008, si trova in via Alessandro Pignatelli, al civico 13.

Sabrina Minardi.
Sabrina Minardi.
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