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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, l’investigatore in aula: “Preso a calci in testa, come se colpissero un pallone”

Si sta tenendo oggi al Tribunale di Frosinone la seconda udienza per l’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte. Saranno ascoltati i carabinieri presenti quella notte e che hanno condotto le indagini, al fine di far luce su quanto accaduto. Il primo a deporre è stato Antonio Carella, il militare che per primo è arrivato sulla scena.
A cura di Natascia Grbic
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Willy Monteiro
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"Ho sentito le urla da dentro la caserma di piazza Italia provenire dai giardini, non erano normali urla della movida. Sento un urlo di una donna e capisco che è successo qualcosa di grave. Sul marciapiede di via Bruno Buozzi ho notato un ragazzo a terra e cinque persone attorno a lui. A terra c'era il povero Willy. Qualcuno gli ha fatto il massaggio cardiaco, qualcun'altro preso dalla rabbia dava calci a cassonetti". Inizia così il racconto del luogotenente Antonio Carella, il primo militare a intervenire sul luogo dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte. Questa mattina, nella seconda udienza del processo per la sua morte, saranno ascoltati i carabinieri che hanno condotto le indagini, al fine di ricostruire quella notte e riprodurre gli atti già raccolti.

Processo Willy: l'arresto dei presunti assassini

Presente in aula solo Francesco Belleggia dei quattro imputati, mentre Marco e Gabriele Bianchi, e Mario Pincarelli si trovano in collegamento dal carcere. Tutti e quattro sono stati arrestati poco dopo il pestaggio che ha portato alla morte del 21enne aspirante chef di Paliano. "Dopo 10 minuti mi è arrivato un fotogramma di una targa – continua Carella – Qualcuno ci aveva detto che erano stati i fratelli Bianchi. Io li conoscevo per altre indagini precedenti". Dopodiché il luogotenente insieme agli altri militari sono andati ad Artena, dove era stata segnalata la presenza della macchina. "abbiamo trovato l'auto e poi abbiamo visto 5 persone che entravano in un locale. Dentro c'erano i fratelli Bianchi e altri. I Bianchi erano nervosi e agitati. All'inizio hanno fatto finta di non vederci, avevano atteggiamento superbo e si sono messi subito in disparte. Abbiamo parlato con loro, ci siamo presi un caffè per tranquillizzare la situazione. Mentre parlavamo è arrivata la telefonata che Willy era morto, e lì gli abbiamo detto di venire con noi in caserma. Gabriele Bianchi aveva due asole della camicia strappate".

"Aggressione durata un minuto"

L'aggressione al 21enne è durata un minuto. Lo ha riferito in aula Agatino Roccazzello, comandante del Nucleo operativo Radiomobile di Colleferro. La ricostruzione è stata fatta basandosi sulla visione delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, e confermata dallo screenshot fatto da uno dei testimoni. La macchina dei fratelli Bianchi, in quel momento, era parcheggiata a 5/10 metri di distanza dal luogo del pestaggio, e si è allontanata alle 3.24. Roccazzello ha poi ripercorso le indagini, descrivendo le fasi dell'aggressione a Willy e riportando le parole degli amici del branco intercettati a loro insaputa. "Willy viene colpito dai Bianchi con un calcio. Cade a terra. Tenta di rialzarsi. Ma viene colpito nuovamente. Belleggia e Pincarelli lo colpiscono quando è già a terra. Pincarelli lo colpisce con i pugni. Belleggia gli sferra un calcio alla testa, ‘come se colpisse un pallone', dirà poi uno dei loro amici intercettato". Durante la ricostruzione delle fasi dell'aggressione, Lucia Monteiro Duarte, la madre di Willy, è uscita dall'aula, distrutta dal dolore.

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