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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello, la vedova porta un fiore sulla tomba di Mario dopo l’ergastolo ai due americani

Dopo la sentenza di primo grado che ha condannato all’ergastolo Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, la vedova di Mario Cerciello Rega è andata a portare un fiore sulla tomba del marito. “Mario adesso non morirà più”, ha dichiarato Rosa Esilio quando la giudice ha emanato il verdetto di colpevolezza.
A cura di Natascia Grbic
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I familiari del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e gli avvocati che li hanno assistiti sono partiti questa mattina per Somma Vesuviana. Non è un viaggio qualsiasi quello che si sono apprestati a fare, ma il compimento di un promessa. Come riportato da Il Tempo, sono andati tutti in auto separate, sono andati a portare un fiore sulla tomba di Cerciello Rega proprio all'indomani della sentenza di primo grado che ha condannato Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder all'ergastolo. "Mario adesso non morirà più", ha detto tra le lacrime la vedova Maria Rosa Esilio, abbracciando il fratello di Mario. Anche se, ha poi dichiarato, "questo non mi riporterà Mario in vita".

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Le parole dei legali di Elder e Natale

Dopo tredici ore di camera di consiglio, Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder sono stati condannati alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per due mesi con l'accusa di omicidio volontario. Al momento della lettura della sentenza Elder – il giovane che ha materialmente sferrato le coltellate a Mario Cerciello Rega – è scoppiato a piangere. Gli avvocati dei due americani hanno già dichiarato che faranno ricorso in appello contro la sentenza di primo grado, e il legale di Elder l'ha definita senza mezzi termini "una vergogna per l'Italia". "La sentenza rappresenta una vergogna per l'Italia, con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso durante le indagini e il processo. Non ho mai visto una cosa così indegna, faremo appello", le parole di Renato Borzone. Fabio Alonzi, il legale di Natale, ha dichiarato che il suo assistito è "assolutamente innocente".

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L'omicidio di Mario Cerciello Rega

Mario Cerciello Rega, originario di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, prestava servizio alla stazione dei carabinieri di piazza Farnese. Quella sera era intervenuto insieme al collega Andrea Varriale dopo la segnalazione di un tentativo di ‘cavallo di ritorno' nei confronti di Sergio Brugiatelli, da parte dei due americani. Qualche ora prima Brugiatelli aveva incontrato Elder e Natale che gli avevano chiesto di procurargli della droga. Il 47enne li aveva portati da un suo amico pusher in piazza Mastai, dove le telecamere li hanno ripresi dopo la mezzanotte. L'appuntamento si è poi spostato a Trastevere, ma durante la compravendita si sono avvicinati quattro carabinieri: Elder e Natale sono allora scappati, portando via lo zaino di Brugiatelli. Dalla loro camera all'Hotel le Meridien hanno chiamato il 47enne, minacciandolo e dandogli appuntamento per avere 100 euro e un grammo di cocaina. Al posto di Brugiatelli sono arrivati Cerciello e Varriale in borghese: i due carabinieri si sono identificati in via Pietro Cossa e hanno ingaggiato una colluttazione con i due americani. Elder ha colpito con un coltello da marines Cerciello, che morirà dissanguato durante il trasporto in ospedale.

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