Occupato il liceo Virgilio, è il quinto in due mesi: “Stanchi di una scuola che non ci stimola”

Il pomeriggio del primo novembre è stato occupato dagli studenti il liceo Virgilio. Si tratta della quinta scuola occupata dall'inizio dell'anno scolastico dopo il Ripetta, il Rossellini, l'Albertelli, e il Manara. E adesso i ragazzi hanno occupato anche l'istituto di via Giulia, per protestare contro i doppi turni ma anche contro il cambiamento climatico. "Quest’anno non intraprendiamo il nostro percorso di mobilitazioni per conquistare qualcosa di predefinito, ne tantomeno per continuare una tradizione. L’occupazione del Virgilio si prefigge di mostrare agli studenti, ai cittadini e all’opinione pubblica quali sono le evidenti contraddizioni del sistema scolastico e i disagi che esse causano", dichiarano gli studenti in un comunicato, in cui sostengono di voler un modello di scuola diverso, fondato sulla solidarietà e l'inclusione, e che invece adesso è "simbolo dei nostri disagi e delle nostre difficoltà quotidiane".
"Siamo stanchi di una scuola basata sulla valutazione numerica e non su un rapporto umano tra studenti e docenti – scrivono ancora gli studenti nel comunicato – . Siamo stanchi di una scuola che non ci stimoli ma, anzi, ci annichilisce, in cui non si parla di politica, attualità, educazione sessuale e ambiente. Vogliamo una scuola diversa, che ci arricchisca e che diffonda cultura senza pregiudizi, ma, è purtroppo evidente che il dialogo con le autorità e con le istituzioni scolastiche non sia lo strumento adatto per raggiungere il nostro obiettivo". Gli studenti spiegano di volere un dialogo costruttivo con "chi è disposto ad ascoltarci e non con gli stessi che contribuiscono ad un malessere e un disagio quotidiano che pervade le nostre vite, nel periodo più complicato della nostra crescita come individui".