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Emergenza rifiuti Roma

Gualtieri sceglie i siti per i nuovi impianti dei rifiuti. I comitati: “Ci opporremo con forza”

Fanpage.it ha raccolto i commenti a caldo dei cittadini rispetto alla delibera approvata in giunta capitolina che vede i progetti di quattro impianti dei rifiuti nel territorio di Roma Capitale.
A cura di Alessia Rabbai
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La manifestazione a Monte Carnevale del gennaio 2020
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"Ci opporremo con ogni forza alla realizzazione di impianti e all'arrivo nel nostro territorio di rifiuti". Fanpage.it ha contattato i comitati cittadini che si occupano della salvaguardia e della riqualificazione del territorio nei municipi nei quali, secondo la delibera di progetto Ama Spa approvata stamattina in giunta capitolina, ricadrebbero i quattro impianti per il trattamento dei rifiuti di Roma. Una decisione che andrebbe nella direzione di dotare la Capitale di strutture all'interno del proprio territorio in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti e di rispondere alle ripetute emergenze. Commenti a caldo che mostrano grande perplessità, i cittadini vogliono vederci chiaro, esprimendo la volontà di visionare quanto prima cosa prevedono nel dettaglio i progetti che individuano Casal Selce (XIII Municipio) e Cesano (XV) come siti per la realizzazione di impianti anaerobici destinati ad ospitare la frazione organica dei rifiuti, mentre Rocca Cencia (VI) e Ponte Malnome (XII) del recupero di plastica e carta.

La protesta dei cittadini agli impianti: "Territori già compromessi"

I cittadini dei quattro diversi municipi hanno dichiarato di voler prima acquisire la documentazione realativa ai progetti sugli impianti nella delibera approvata, per decidere il da farsi rispetto ad un'opposizione che già da anni li vede attivi sul territorio. "Come comitato abbiamo invano fino ad oggi chiesto di conoscere i progetti degli impianti pensati per Roma – spiega Maria Teresa Cipollone, del Comitato Valle Galeria Libera – abbiamo già detto al Comune e alla Regione che nella Valle Galeria non vogliamo più nessun tipo di rifiuti, ma che il territorio deve essere protetto e riqualificato, perché ha già dato tanto ed è già pesantemente compromesso ed ora invece viene deciso di aggiungere un nuovo impianto a Ponte Malnome ed uno a confine della Valle Galeria".

Il no ai biodigestori a Cesano e Casal Selce

Ciò che vogliono anche capire i cittadini è la quantità di rifiuti della tipologia indicata che arriverebbe, se da alcuni municipi oppure da tutto il territorio di Roma Capitale. Il biodigestore di Casal Selce cadrebbe inoltre proprio al confine con la Valle Galeria, dall'altra parte della via Aurelia, a circa due chilometri da Massimina. "Simo contrari alla realizzazione di un impianto nell'area in cui è previsto, perché già fortemente compromessa – commenta Paolo Pasqualini, del Comitato di Cesano e Osteria Nuova – temiamo ulteriori ripercussioni dal punto di vista di impatto ambientale, di salute pubblica e viabilità".

Rocca Cencia e il Tmb

"Qualora nel progetto della delibera approvata vi sia il revamping sarebbe la conferma che non è vero che il Campidoglio ha intensione di chiudere o riconvertire in una gestione sostenibile Rocca Cencia. Come comitato sul revamping ci opponiamo da anni e abbiamo presentato il ricorso al Tar insieme agli altri comitati del territorio. Ciò andrebbe di fatto in contrasto rispetto a quanto è stato dichiarato, di voler chiudere e riconvertire il Tmb. Qualora fosse previsto un suo ammodernamento e ampliamento l'impianto vedrebbe la lavorazione dei rifiuti ancora per molti anni – conclude Maria Vittoria Molinari, del Comitato raccolta fondi per la difesa della salute e dell’ambiente, spiegando che – il territorio deve essere parte attiva nei processi decisionali".

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