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Non paga il conto al ristorante, gestori si fanno pagare dal padre: 37enne lancia molotov contro il locale

La polizia ha arrestato un uomo ritenuto responsabile di aver lanciato un’ordigno contro un ristorante di Ostia. Non aveva pagato il conto e i gestori avevano riscosso quanto dovuto dal padre.
A cura di Francesco Esposito
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Foto da polizia
Foto da polizia

La polizia, nella mattina di lunedì 27 ottobre, ha arrestato un uomo di 37 anni ritenuto responsabile di un attentato dinamitardo contro un ristorante di Ostia, all'incrocio fra via di Castel Fusano e via dei Pescatori. A carico del trentasettenne, gravemente indiziato di essere il mandante e l’esecutore materiale, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di minacce aggravate e di detenzione illegale di materiale esplosivo. Le operazioni sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Roma.

Molotov contro il ristorante: individuato il responsabile

L'esplosione da cui è partita l'indagine risale al 8 luglio scorso, quando una molotov è stata lanciata contro l'ingresso del ristorante. Qualche giorno prima lo stesso tipo di ordigno aveva colpito l'auto del proprietario del ristorante parcheggiata fuori dal locale.
Gli agenti di polizia intervenuti sul posto avevano trovato uno stoppino ancora in fiamme e alcuni resti della bottiglia riempita di benzina. Grazie ad alcune testimonianze, poi, gli investigatori sono riusciti a risalire ad un’auto che era stata vista a margine della carreggiata opposta al ristorante poco prima dell'esplosione. La macchina è poi risultata essere di proprietà dell'indagato fermato oggi.

L'attentato nato da un conto non pagato

Il trentasettenne e il proprietario del ristorante avrebbero avuto dissidi nati dopo che, a maggio scorso, l'arrestato se ne sarebbe andato dal locale senza pagare. I gestori l'hanno fermato ma, dopo un'accesa discussione, l'hanno lasciato andare. Pochi giorni dopo, però, avrebbero riscosso il conto della cena dal padre dell'uomo.

Inoltre, gli inquirenti hanno raccolto numerosi indizi che collegano il trentasettenne a un altro incendio doloso, avvenuto lo scorso 17 settembre, ai danni di un'automobile.

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