Muore sepolto sotto la sabbia a 17 anni: svolta l’autopsia sul corpo, continuano le indagini
Continuano le indagini sulla morte del diciassettenne che ha perso la vita sepolto sotto la sabbia a Montalto di Castro. Per il momento il padre del giovane risulta essere indagato per omicidio colposo. Al vaglio degli inquirenti ci sono i tempi: sembra che il giovane sia stato perso di vista per almeno 40 minuti e che l'allarme lanciato dai fratellini sia rimasto inascoltato.
"Si è trattato di una tragedia atroce, ma dobbiamo accertare cosa è accaduto nel dettaglio", è il commento del procuratore capo Alberto Liguori sul caso, ora al vaglio della Procura di Civitavecchia.
L'autopsia sul corpo del diciassettenne
Sul corpo del diciassettenne è stata disposta l'autopsia che è stata svolta nella mattina di ieri. I risultati arriveranno soltanto fra circa sessanta giorni. Per svolgere gli esami, però, è stato necessario aprire l'inchiesta per omicidio colposo. "Un atto dovuto quando a perdere la vita è un minorenne: siamo obbligati a verificare eventuali responsabilità – è stato il commento di Liguori – La svolta arriverà soltanto al deposito della perizia".
La ricostruzione dei fatti: cosa è successo e come è morto il diciassettenne sepolto sotto la sabbia
Il giovane è morto sepolto sotto la sabbia. Nel corso delle indagini, oltre alla dinamica, adesso si sta cercando di ricostruire cosa sia successo, dalle tempistiche dal momento in cui è scattato l'allarme fino all'intervento alla possibilità che il giovane abbia accusato un malore che poi lo abbia fatto cadere nella sabbia.
Oltre all'autopsia gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze di chi si trovava in spiaggia al momento della tragedia proprio per cercare di ricostruire, in maniera più fedele possibile, quanto avvenuto in quella tragica giornata.
Il terribile incidente in spiaggia
Stava scavando una buca mentre giocava con i fratellini, quando si è accasciato ed è stato sepolto dalla sabbia. Il padre lo aveva perso di vista, pensava che si fosse allontanato. Fino a quando i fratellini del diciassettenne non gli hanno indicato il luogo in cui, fino a poco prima, si trovava la buca, ormai collassata su se stessa, mangiandosi il giovane: "Era lì". Le operazioni per liberarlo sono durate circa 40 minuti, ma per lui non c'è stato niente da fare. Era già morto.
