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Morto Achille Lollo, condannato per il rogo di Primavalle in cui persero la vita i fratelli Mattei

Achille Lollo, militante di Potere Operaio noto alle cronache per il rogo di Primavalle in cui morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, di 8 e 22 anni, è morto all’ospedale di Bracciano all’età di 70 anni. Lollo era stato condannato a diciotto anni di reclusione insieme ad altri due membro di Potere Operaio, Marino Clavio e Manlio Grillo.
A cura di Natascia Grbic
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È morto all'età di 70 anni Achille Lollo, il militante di Potere Operaio condannato per quello che è passato alla storia come il ‘rogo di Primavalle', che causò la morte di due dei quattro figli di Mario Mattei, all'epoca segretario della sezione di Primavalle del Movimento sociale italiano. Lollo è deceduto ieri mattina all'ospedale di Bracciano, dove era ricoverato a causa di una malattia. Era tornato in Italia nel 2011 dopo aver vissuto da latitante diversi anni in Brasile, dove era fuggito in seguito alla condanna a diciotto anni di carcere. Insieme a lui erano stati condannati anche Marino Clavio e Manlio Grillo, anche se Lollo rimane l'unico arrestato. Quando il reato è stato prescritto – è stato condannato per incendio doloso, duplice omicidio colposo, uso di esplosivo e materiale incendiario – è tornato in Italia.

Il rogo di Primavalle

Nato nel 1950, il nome di Achille Lollo divenne noto alle cronache in seguito al cosiddetto ‘rogo di Primavalle‘ in cui persero la vita i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, di 8 e 22 anni. La notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, una bomba incendiaria scoppio davanti la porta dell'abitazione di Mario Mattei, segretario del Msi di Primavalle. L'ordigno fu posizionato da Achille Lollo, Marino Clavio e Manlio Grillo che dichiareranno poi agli inquirenti che non volevano uccidere nessuno e che la loro sarebbe dovuta essere solo ‘un'azione dimostrativa'. Le fiamme invece si svilupparono velocemente fino a devastare l'abitazione. Mario Mattei riuscì a salvarsi lanciandosi dal balcone, la moglie e i due figli più piccoli scapparono dalla porta di casa. Stefano e Virgilio, invece, non riuscirono a lanciarsi dalla finestra e morirono bruciati vivi.

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