28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morte Maddalena Urbani, il pusher resta in carcere: ora l’accusa è omicidio volontario

Rajab Abdulaziz, l’uomo che avrebbe dato la droga a Maddalena Urbani e non avrebbe chiamato i soccorsi una volta che la giovane si era sentita male, resta in carcere a Regina Coeli. Per lui ora l’accusa è di omicidio volontario. Indagata anche l’amica della giovane con lei quella sera, per omissione di soccorso.
A cura di Natascia Grbic
28 CONDIVISIONI
Immagine

È accusato di omicidio volontario e omissione di soccorso Rajab Abdulaziz, l'uomo nella cui casa ha trovato la morte lo scorso 27 marzo Maddalena Urbani, figlia del medico che ha isolato la Sars. Secondo quanto sostenuto dal pubblico ministero, il pusher non avrebbe chiamato i soccorsi per evitare che si scoprisse non solo che aveva violato la misura degli arresti domiciliari per spaccio, ma che dal suo appartamento continuava a vendere droga. Lo riporta la Repubblica. "Fra la vita di una ragazza di vent’anni e le sue attività illecite, Rajab Abdulaziz ha scelto queste ultime", hanno scritto nelle loro motivazioni i giudici del Tribunale del Riesame, confermando così la reclusione per il 57enne. Indagata per omissione di soccorso anche un'amica della ragazza, venuta con lei da Perugia. La giovane ha dichiarato agli inquirenti che Maddalena si era sentita male nel pomeriggio per avere bevuto troppo alcol ma che poi si era ripresa. L'avrebbe trovata morta la mattina, dopo essere tornata a casa dalla spesa.

L'ordinanza è stata notificata a Rajab lo scorso 10 agosto. L'uomo si trova in carcere sin dal giorno della morte di Maddalena: secondo chi indaga, è stato l'uomo a darle il mix di droghe letali che l'ha portata alla morte in poche ore. Nella sua abitazione, infatti, sono state rinvenute dosi di eroina, metadone e psicofarmaci. Secondo la ricostruzione, il 57enne e l'amica di Maddalena hanno omesso "di fare pervenire tempestive e adeguati soccorsi sanitari, in particolare il servizio 118, che avrebbero consentito di evitare l’evento letale, nonostante la sintomatologia di intossicazione o comunque di severo malessere si fossero manifestate già nelle ore serali del precedente giorno".

Maddalena è stata trovata senza vita all'interno di un appartamento in zona Cassia a Roma lo scorso 27 anni. In quella casa era arrivata il pomeriggio precedente insieme a un'amica, partita con lei da Perugia e conosciuta un mese prima. Ad aspettarle, Rajab Abdulaziz, segnato nella rubrica di Maddalena come ‘Zio Cassi'. Dopo aver assunto droghe, si è sentita male, ma nessuno ha chiamato i soccorsi. Il 118 è stato chiamato dall'amica quando ormai era troppo tardi. Quando i medici sono intervenuti, la ragazza era già morta e per lei non c'era più nulla da fare.

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views