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Morta dopo una liposuzione, nello studio del dottor Jose Lizarraga Picciotti non c’era il defibrillatore

Nello studio del dottor Jose Lizarraga Picciotti a Torrevecchia, Roma, non c’era alcun defibrillatore e nessuna strumentazione di primo intervento.
A cura di Enrico Tata
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All'interno dello studio medico del dottor Jose Lizarraga Picciotti non c'era alcun defibrillatore e nessuna strumentazione di primo intervento. E, tra l'altro, non era presente alcuna cartella clinica in merito all'intervento di liposuzione in seguito al quale una donna di 46 anni è morta nella giornata di sabato. Questo quanto accertato dai pm della procura di Roma.

Il dottor Lizarraga Picciotti lavorava senza autorizzazione

In più, il dottor Lizarraga Picciotti, cittadino peruviano di 65 anni, lavorava senza autorizzazione e per questo era già finito al centro di controlli da parte dei carabinieri del Nas. Come abbiamo scritto, nel 2013 è stato condannato per lesioni nei confronti di una paziente, che si era sentita male dopo un intervento effettuato nel 2006. Nel 2015 la Corte d'Appello aveva decretato la prescrizione del caso.

Domani l'autopsia sul corpo della vittima

È prevista per domani, all'istituto di medicina legale del Verano a Roma, l'autopsia sul corpo di Ana Sergia Alcivar Chenche, 46 anni, originaria dell’Ecuador. La donna, stando a quanto ricostruito, è morta pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove era arrivata in condizioni disperate a bordo di un’ambulanza privata, chiamata dopo l'intervento eseguito nello studio medico di Lizarraga Picciotti a Torrevecchia, quartiere Primavalle. Il chirurgo plastico è sotto accusa per omicidio colposo insieme a un anestesista e a un'infermiera.

I defibrillatori sono obbligatori negli ambulatori del Lazio

Il defibrillatore è obbligatorio per i presidi di chirurgia ambulatoriale di tipo 2, come prescritto dal DGR 705/2011 Regione Lazio, aggiornato dal DCA U0035 del 28 gennaio 2019. Tra i requisiti tecnologici obbligatori, la presenza di un defibrillatore è inclusa e si applica anche alle strutture che fanno chirurgia estetica in regime ambulatoriale autorizzato. Un presidio di chirurgia ambulatoriale di tipo 2 (PC2) è una struttura che permette l'esecuzione di interventi chirurgici di basso impatto clinico, non richiedenti ricovero. In questi studi si possono eseguire procedure in anestesia topica o locale, con sedazione, e alla presenza di un medico anestesista per garantire sicurezza e assistenza.

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