Morta dopo la liposuzione, tre medici accusati dell’omicidio colposo di Simonetta Kalfus

Tre medici, un chirurgo estetico, un anestesista e un medico di pronto soccorso, sono accusati dell'omicidio colposo di Simonetta Kalfus. La 63enne è morta lo scorso 18 marzo 2025 all'ospedale Grassi di Ostia dopo un intervento di liposuzione, eseguito dodici giorni prima in uno studio di Roma.
La procura di Roma ha ricostruito la vicenda e ha chiuso le indagini sulla morte della signora Kalfus. Per il chirurgo estetico l'accusa è anche di esercizio abusivo della professione, perché avrebbe operato la paziente in uno studio privo di alcuna autorizzazione regionale, con una sala operatoria improvvisata e priva dei necessari requisiti igienici e sanitari.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 6 marzo la paziente è entrata nello studio medico per sottoporsi a un intervento di liposuzione. Ad attenderla, il chirurgo e l'anestesista, che avrebbe compilato una scheda priva di data e firma e della signora Kalfus. Per la procura, l'operazione chirurgica è stata "effettuata in un ambiente del tutto inidoneo, carente sotto il profilo della sicurezza igienica, scelta imprudente non conforme alle buone pratiche cliniche per la ingiustificata esposizione della paziente ad un eccessivo rischio infettivologico".
Le condizioni di Kalfus sono peggiorate il 13 marzo e per questo si è recata al pronto soccorso della clinica Sant'Anna. Tutti i sintomi avrebbero dovuto fare pensare a una sepsi, ma la dottoressa del pronto soccorso l'ha dimessa senza inviarla a una struttura medica attrezzata. Simonetta è morta cinque giorni dopo, per shock settico e insufficienza multiorgano.
I medici indagati, sostengono i pm, hanno agito tutti in modo "gravemente negligente”. Per questo sono stati tutti accusati di omicidio colposo. Adesso la palla passa agli avvocati dei tre sanitari e in seguito la pm deciderà se chiedere il rinvio a giudizio.
"Chi ha sbagliato deve pagare, non si può morire per un intervento. C'è qualche dinamica che è andata male, qualcosa è successo", aveva detto la figlia di Simonetta.