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Morta Anna Laura Braghetti, ex brigatista del rapimento di Aldo Moro

È morta Anna Laura Braghetti, componente delle Brigate Rosse coinvolta nel rapimento di Aldo Moro. A renderlo noto la famiglia: aveva 72 anni.
A cura di Beatrice Tominic
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Anna Laura Braghetti.
Anna Laura Braghetti.

È morta Anna Laura Braghetti, ex componente delle Brigate Rosse coinvolta nel rapimento di Aldo Moro. Aveva 72 anni ed era malata da tempo. A darne la notizia è stata la famiglia della donna: "Ci ha lasciati la nostra cara Anna Laura – scrivono in poche righe – circondata dall'amore dei familiari e degli amici. I funerali si svolgeranno in forma strettamente riservata. La sua comunità degli affetti".

Negli ultimi anni della sua carcerazione è stata impegnata nel sociale e ha dedicato attenzione e impegno a detenuti e persone in difficoltà.

Anna Laura Braghetti e il caso Moro

Anna Laura Braghetti era una dei componenti delle Brigate Rosse e nel 1978 ha partecipato al sequestro di Aldo Moro, quando aveva 25 anni. Secondo le ricostruzioni del caso, la donna era la proprietaria dell'immobile in cui sarebbe stato detenuto il leader della Democrazia Cristiana prima di essere ucciso. In quegli anni Braghetti era ancor incensurata e fungeva da copertura per gli altri tre brigatisti che avevano sequestrato Moro. Fingeva di essere la compagna del quarto sequestrato, la cui identità è stata svelata tempo dopo.

Al termine del sequestro Moro è iniziata la sua vita da latitante fino al 27 maggio del 1980 quando è stata arrestata e poi condannata all'ergastolo.

Gli anni in clandestinità: dal blitz a piazza Nicosia all'omicidio Bachelet

Nel corso degli anni trascorsi in clandestinità, Braghetti è diventata parte attiva delle Brigate Rosse. Il 3 maggio del 1979 anche lei ha preso parte dell'azione armata a piazza Nicosia, davanti alla sede della Democrazia Cristiana. Una volta fatta irruzione, il gruppo, composto da 13 persone, ha puntato una volante arrivata sul posto non appena giunta la segnalazione dell'attentato.

Ad aprire il fuoco proprio Braghetti insieme a un altro brigatista, Francesco Piccioni, conosciuto con il nome di battaglia "Michele". Nell'azione sono rimasti uccisi due agenti,  il maresciallo della Polizia di Stato Antonio Mea e l'appuntato Pierino Ollanu. Gravemente ferito un terzo la guardia Vincenzo Ammirata.

Meno di un anno dopo, il 12 febbraio del 1980, ha preso parte all'omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet. Secondo le ricostruzioni, è stata proprio Braghetti a sparare per prima. Con lei anche il brigatista Bruno Seghetti.

I due hanno raggiunto Bachelet mentre si trovava ancora in università, alla Sapienza, al termine di una lezione. Stava parlando con la sua assistente Rosy Bindi, quando è stato raggiunto da sette proiettili calibro 32 Winchester.

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