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Università la Sapienza: in un anno 13 denunce di molestie sessuali da parte di studentesse e tirocinanti

Abusi, apprezzamenti verbali, violenze sessuali da persone che occupano una posizione di potere, da docenti a ricercatori, verso studentesse e tirocinanti: sono 13 quelli denunciati alla Sapienza nel 2023.
A cura di Beatrice Tominic
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Sono tredici le ragazze, studentesse e tirocinanti, che nel 2023 hanno denunciato abusi e molestie nelle aziende che le ospitavano per il tirocinio e all'interno della aule dell'università.

Questo è il bilancio registrato dall'Università la Sapienza, denunciato dalla rettrice Antonella Polimeni ricevuta ieri nella commissione Femminicidi. I dati sono stati raccolti dalla consigliera di fiducia, introdotta dallo stesso ateneo, che ha il compito di tutelare e raccogliere eventuali segnalazioni di molestie sessuali in ambito universitario, ma anche apprezzamenti verbali e abusi di potere da parte di professori, ricercatori, direttori di dipartimento, personale amministrativo e altre figure del genere.

Le denunce raccolte

Le prime cinque segnalazioni sono arrivate nel primo semestre del 2023 e si sono verificate nel corso di tirocini in strutture convenzionate. "Dopo le denunce abbiamo immediatamente interrotto le collaborazioni", ha precisato Polimeni.

Nel secondo semestre, invece, i casi sono aumentati: sono otto le nuove segnalazioni, di cui sei di molestia sessuale. "In un solo caso si è trattato di un rapporto fra colleghi: negli altri cinque le segnalazioni sono arrivate da studentesse o dottorande molestate da docenti o ricercatori, in una relazione di potere fra le abusate e gli abusanti", ha continuato la rettrice durante la sua audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nell’Aula del IV piano di Palazzo San Macuto.

La denuncia della Sapienza

"L'ateneo deve essere un luogo sicuro e inclusivo per tutti e tutte – ha continuato la rettrice – Dobbiamo far fronte a molestie e atteggiamenti di questo genere utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione, dal Comitato unico di garanzia, al Garante degli Studenti e delle Studentesse, fino alla consigliera della Fiducia, al Centro Antiviolenza e al Counseling psicologico", ha sottolineato Polimeni.

"Occorre continuare la sensibilizzazione su questo tema, contrastare la violenza di genere anche sul piano educativo e culturale. Anche per questo, ormai da anni, dedichiamo dei corsi specifici da inserire nell'offerta formativa di studenti e studentesse o da integrare per persone esterne all'ateneo".

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