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Elezioni comunali Roma 2021

Milo Mancini, il candidato con Fdi a sostegno di Michetti che ha tatuato Benito Mussolini

Si chiama Milo Mancini ed è candidato con le liste di Fratelli d’Italia in XII Municipio. Sul braccio ha tatuato Benito Mussolini e la scritta Dux, sul petto un aquila con fascio littorio. L’ennesimo episodio di un estremista di destra nelle liste a sostegno di Enrico Michetti a Roma. La lista degli impresentabili si allunga ma ormai le liste sono chiuse.
A cura di Valerio Renzi
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Le liste della destra romana sono piene di fascisti appena camuffati, di ultras dalle frequentazione imbarazzanti, di militanti di CasaPound fino all'altro ieri, per non parlare della candidata no vax delle dichiarazioni antisemite. L'ultimo caso è quello di Milo Mancini candidato con Fratelli d'Italia in XII Municipio che ha un aquila con fascio littorio tatuata sul pezzo e ‘Dux' in bella mostra sul braccio con sopra un ritratto proprio di Benito Mussolini. Il fan del Duce con la passione per il pugilato è candidato in consiglio municipale e sostiene al comune la candidatura di Federico Rocca. Le immagini dei tatuaggi di Mancini hanno cominciato a circolare sui social questa mattina, ma per ora il fatto non ha provocato nessun imbarazzo nel candidato del centrodestra. Nemmeno il candidato, nonostante il polverone che si sta alzando, per ora ha proferito parola.

Raggi: "Non consegneremo Roma nelle loro mani"

Sul caso sollevato da Fanpage.it è intervenuta la sindaca Virginia Raggi. "Michetti ha riempito le sue liste di persone che offendono i valori fondamentali della nostra Costituzione: fascisti del terzo millennio, CasaPound e militanti di Forza Nuova. Impresentabili per chiunque, uomini di punta per Michetti. Questo candidato di Fratelli d’Italia che ha tatuato Benito Mussolini sul braccio è un oltraggio e uno schiaffo in faccia ai romani. A Michetti, forse, non provoca alcun imbarazzo, per noi è semplicemente inaccettabile. Non permetteremo che questi individui tornino a governare la nostra città. A Roma non c’è posto per i fascisti”.

Gualtieri: "Anziché scappare, Michetti spieghi come ha fatto le liste"

Sul caso è intervenuto anche il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Gualtieri. "Dopo la no-vax con posizioni antisemite e i militanti di casapound, oggi spunta il candidato di FdI a sostegno di Michetti che ha tatuato sul braccio Benito Mussolini con la scritta DVX e sul petto un’aquila con fascio littorio – ha dichiarato – Michetti, anziché scappare dai vari confronti, potrebbe spiegare con che criterio sono state fatte queste liste? Lo sa che Roma è medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza e che fu esempio di eroismo per tutte le altre città occupate?Noi rispediremo al mittente questo rigurgito fascista.A Roma non può esserci spazio per una destra estrema che ha il culto dei dittatori e dei nazisti.Possono e devono esserci visioni politiche diverse, ma quello che non è ammissibile è che ci siano posizioni in aperto contrasto con la scienza, la storia, con i nostri valori nazionali sanciti dalla Costituzione. Noi siamo antifascisti e difenderemo Roma dall’assalto di questi nuovi fascisti, proprio come hanno fatto i nostri nonni".

Polemica sulle liste di Michetti

L'ennesimo caso esploso nelle liste di Enrico Michetti, che sempre in questi giorni è al centro della bufera per la candidatura di Francesca Benevento, ex grillina orgogliosamente no vax che ha definito il ministro della Salute Roberto Speranza "ebreo askenazita formato dalla McKinsey, che riceve ordini dall’élite finanziaria ebraica". Non solo: polemiche ci sono state anche per la candidatura di Francesco Cuomo, tatuatore e ultras della Lazio, storico amico di Fabrizio ‘Diabolik' Piscitelli, ucciso nel 2019 e a capo di una delle più grosse organizzazioni criminali di Roma. Le liste ormai sono chiuse: questo vuol dire che molto probabilmente tutti riusciranno ad andare alle elezioni. Anche Benevento, che a Michetti ha tirato più di qualche frecciata. E anche Mancini, nonostante la nostalgia per il ventennio orgogliosamente mostrata sul corpo.

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