Michael massacrato di pugni e botte in un bar a Roma: “Ho difeso una ragazza, potevo morire”

Un'aggressione brutale e inspiegabile in un bar di via Tiburtina a Roma. La vittima è Michael Lunetta, 26 anni. È stato aggredito improvvisamente alle spalle da due persone arrivate a bordo di uno scooter: "Mi ha salvato il buttafuori del locale, se non fosse stato per lui, probabilmente sarei morto. Non esiste che una persona possa rischiare di venire ammazzato di botte in questo modo, senza motivo", ha raccontato Michael ai microfoni del Tgr Rai.
Stando a quanto ricostruito, il 26 ha venne ha visto una ragazza in difficoltà e ha deciso di intervenire in suo aiuto: "Mi ero messo a parlare con gente più grande di me, si parlava del più e del meno. Dallo stesso tavolo sento una di queste persone mentre fa apprezzamenti a una ragazza che era seduta a un tavolino, da sola".
Michael ha deciso di intervenire, ma in pochi secondi è stato aggredito alle spalle da due persone arrivate su uno scooter. Hanno cominciato a prenderlo a calci e a pugni. "Uno era il doppio di me, a un certo punto sono caduto per terra. Ho sentito la ragazza che ha cercato di difendermi, ma loro continuavano".
Il ragazzo è stato soccorso e accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale Pertini, poi ha presentato una denuncia ai carabinieri. I militari hanno acquisito i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza del locale e adesso stanno cercando di risalire ai responsabili dell'aggressione.
Michael non è in grado di identificarli, ma sembrerebbe che i due arrivati in scooter non facessero parte del gruppetto di persone sedute al tavolino del bar di via Tiburtina, con cui il 26enne si era intrattenuto prima dell'aggressione e da cui sarebbero partite le avances spinte alla ragazza.