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Maxi truffa di mascherine e camici: come avveniva la fornitura e le false certificazioni Ce

Fanpage.it ha intervistato il tenente colonnello Alberto Franceschin sulla maxi truffa di mascherine e camici privi di certificazione Ce, che portato la Guardia di Finanza al sequestro di 22 milioni di euro. A finire in manette tre persone ora ai domiciliari per frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine della Guardia di Finanza
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Mascherine e camici non certificati venduti alla protezione civile della Regione Lazio da parte della European Network Tlc. È il traffico illecito dal valore di quasi 22 milioni di euro portato alla luce dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, che ha condotto all'arresto di tre persone, ora ai domiciliari. Cinque milioni di mascherine Ffp2, delle quali 3 milioni non sono state utilizzate e 430mila camici tutti usati. Sulla vicenda Fanpage.it ha intervistato il tenente colonnello Alberto Franceschin: "Il sequestro preventivo riguarda il denaro, l'indagine attiene a mascherine e camici falsamente certificati o privi della certificazione Ce". Si tratta nello specifico di materiale che è stato venduto nella prima fase dell'emergenza coronavirus.

Come avvenivano le forniture di mascherine e camici

"Le forniture risalgono ai mesi di marzo ed aprile (2020 ndr) e in gran parte sono state vendute o comunque già messe in commercio – spiega – i soggetti che hanno gestito l'impresa, Aleksic e Farina, si sono prodigati per fornire mascherine e camici alla protezione civile del Lazio, dapprima accompagnandole con certificati rilasciati da organismi e società che non avevano i requisiti per per farlo". Successivamente è stato però loro richiesto di rilasciare la certificazione Ce. "A questo punto entra in scena una terza persona, Romeo, e si sono impegnati a rilasciare una certificazione non relativa in realtà alle mascherine fornite alla Regione Lazio e per quanto riguarda i camici, falsa". Sul nome dell'ex commissario Domenico Arcuri comparso nella vicenda, Franceschin chiarisce: "Non è indagato".

Aleksic e Farina agli arresti domiciliari

Le misure di custodia cautelare sono scattate su disposizione del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Procura. I militari delle Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ai domicilari per Andelko Aleksic, quarantuno anni, Vittorio Farina, sessantaseienne e Domenico Romeo, cinquantunenne, che risultano indagati a vario titolo per frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata, Aleksic e Farina anche per traffico di influenze illecite.

Servizio di Cristina Pantaleoni

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