Massacra di botte un anziano perché parla con la moglie: il 70enne perde i denti, è ancora grave in ospedale

Ha pestato un uomo di settant'anni perché stava parlando con la moglie, rompendogli i denti e mandandolo in ospedale, dove è ancora ricoverato. Un uomo di 40 anni è stati arrestato venerdì mattina dagli agenti della Polizia di Stato a Roma, nel quartiere di Lunghezza, e portato in carcere. Portato in commissariato, ha provato a giustificarsi in modo surreale, dicendo di essere convinto che l'anziano stesse facendo delle avances alla moglie. Quest'ultima, sconvolta dalla scena, si trovava in macchina con la figlia di quattro anni, terrorizzata dall'accaduto. La piccola, ancora in lacrime quando è intervenuta la polizia, continuava a chiedere al padre di smetterla. L'uomo però, ha continuato a colpire l'anziano, causandogli ferite molto gravi e una prognosi di trenta giorni.
La notizia è stata riportata da Il Messaggero. A intervenire è stato prima un agente libero dal servizio, che ha allertato poi i colleghi chiedendo l'ausilio di una pattuglia. Una volta bloccato il 40enne, lo hanno portato in commissariato: quest'ultimo, convinto incredibilmente di essere nel giusto, ha dichiarato di aver picchiato l'uomo perché pensava stesse facendo delle avances alla donna. E invece si trattava di un vicino di casa, che stava parlando alla donna di alcune questioni relative il condominio dove abitavano.
A raccontare l'accaduto agli agenti del commissariato è stata proprio la donna. Ai poliziotti ha riferito che mentre stava parlando con il suo vicino di casa ha visto il marito avvicinarsi a passo spedito, prendere l'anziano e aggredirlo a calci e pugni. Il 70enne non è riuscito a difendersi in alcun modo: completamente inerme, è rimasto gravemente ferito, tanto che in ospedale è stato trattenuto dai medici, e avrà almeno per trenta giorni prima di riprendersi completamente. Per l'aggressore, si sono aperte le porte del carcere.