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Lo storico cinema Azzurro Scipioni di Roma è salvo: partnership con Bnl per salvare la sala

Lo storico cinema d’essai Azzurro Scipioni di Roma è salvo grazie a una partnership di cinque anni con Bnl, banca che fa parte del gruppo Bnp Paribas. La sala creata dal regista Silvano Agosti stava rischiando di chiudere per sempre i battenti, dopo 40 anni, a causa della pandemia e alle restrizioni imposte dal governo.
A cura di Enrico Tata
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Lo storico cinema d'essai Azzurro Scipioni di Roma è salvo grazie a una partnership di cinque anni con Bnl. La sala creata dal regista Silvano Agosti rischiava di chiudere per sempre i battenti, dopo 40 anni, a causa della pandemia. Le poltroncine del cinema erano addirittura state messe in vendita e il fondatore aveva diffuso la notizia con un post su Facebook.  "BNL e il Gruppo BNP Paribas sono lieti di sostenere la continuità dell'Azzurro Scipioni, che occupa un posto importante nella vita culturale romana ed è parte integrante della storia del grande cinema italiano,  sono convinto che il futuro della settima arte non sarà scritto senza i cinema. Più che mai, dobbiamo mostrare loro il nostro sostegno collettivo e tutelare questa parte del patrimonio cinematografico", ha commentato Jean-Laurent Bonnafé, Amministratore Delegato Gruppo BNP Paribas.

Il fondatore del Cinema America: "Con Azzurro Scipioni città resterà più bella"

"Lo storico Cinema Azzurro Scipioni di Silvano Agosti non chiuderà! Grazie a BNL Gruppo BNP Paribas e We Love Cinema per essere intervenuti! La struttura verrà completamente rinnovata nei prossimi mesi e Silvano proseguirà la direzione artistica. Chapeau! Roma, rimarrà una città più bella!", ha commentato la notizia il fondatore del Nuovo Cinema America, Valerio Carocci.

L'Azzurro Scipioni rischiava di chiudere

In un'intervista rilasciata ai microfoni di Fanpage.it il regista Silvano Agosto aveva spiegato: "Ho il cuore spezzato, auguro a chi sentirà questa intervista di trovare una soluzione, perché è nelle vostre mani, non solo nelle mie. Ho detto solo che volevo vendere le sedie. Da ciò tutti hanno desunto che questo posto chiude". La decisione era stata presa in seguito al protrarsi della pandemia e alle chiusure di cinema e teatri imposte dal governo per limitare la diffusione dei contagi. "L'unica soluzione è che lo Stato o il Comune o un magnate, acquistino questo spazio e lo attribuiscano al cinema Azzurro Scipioni, pagando un affitto, ma non come un supermercato, per renderlo un luogo da riconsegnare agli esseri umani", aveva detto Agosti.

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