Le lontre tornano nella regione Lazio: i nuovi esemplari arrivati sulle coste via mare

Ha rischiato l'estinzione, ma oggi la lontra sta tornando anche nelle regioni d'Italia, Lazio compreso. A segnalarlo è il WWF secondo il quale, nel nostro Paese, ci sono tra gli 800 e i mille esemplari: è ancora un mammifero fra i più rari in Italia e nella Lista rossa nazionale resta indicato come Vulnerabile, ma il numero degli esemplari, nel monitoraggio a 40 anni dall'ultimo censimento, evidenza una crescita di lontre nelle regioni del nord, dove non venivano avvistate da decenni. Secondo gli studi, svolti in collaborazione con l'Università del Molise, il numero di esemplari starebbe aumentando anche nella regione Lazio.
Le lontre del Lazio: "Il dato fa ben sperare"
Secondo quanto emerso, la popolazione è sviluppata soprattutto nelle regioni del sud, fra Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, ma gli esemplari sarebbero in aumento anche in Abruzzo e Molise. Non fa eccezione la regione Lazio: anche qui il numero di lontre cresce, segnando quello che, per il momento, è il numero più evidente rispetto alle altre regioni monitorate.
"Il dato del Lazio fa ben sperare e qualche cauta speranza riguarda anche le Marche, al confine con l’Abruzzo, dove sono state riscontrate anche di recente alcune tracce – specificano nel report del WWF – È molto probabile che non sia conseguenza dell’espansione della popolazione residente nel Meridione, ma che si sia trattato di un arrivo dal mare".
Gli spostamenti delle lontre: sempre più spesso si muovono via mare
Le lontre, infatti, si spostano nuotando via mare: "Sono sempre più frequenti infatti le segnalazioni di esemplari che sostano nei porti o nuotano vicino le spiagge – continuano – Tale consuetudine rappresenta quindi un potenziale canale di occupazione di nuovi territori".
Dopo il rischio di estinzione e la creazione di aree protette fondamentali per la conservazione della specie, la lontra sta affrontando una fase di espansione nel nostro Paese: nuovi esemplari sono stati segnalati anche in Friuli Venezia Giulia, in Alto Adige, in Lombardia e in Liguria, dove non venivano avvistati da decenni: in questo caso, però, sarebbero arrivate grazie allo sconfinamento di esemplari provenienti dall’Austria, dalla Slovenia e dalla Francia.