
Le incredibili immagini delle tartarughe appena nate che corrono verso il mare del litorale laziale

Le uova si sono schiuse. E i corpicini delle piccole tartarughe emergono dalla sabbia facendosi forza con le pinne. Sono ventitré quelle nate sul litorale pontino e corse verso il mare di Sabaudia nei giorni scorsi. Sono i primi nati nella stagione. Dopo di loro altre uova deposte poco distanti dovranno presto schiudersi. Nello stesso periodo, mentre le piccole stavano nascendo, più a nord, sul litorale romano una Caretta Caretta ha raggiunto la spiaggia di Passoscuro, località sul litorale romano, per deporre le sue uova.
La schiusa delle uova a Sabaudia: lo spettacolo delle tartarughine che vengono al mondo dalla sabbia
Ventitré tartarughine sono nate nei giorni scorsi a Sabaudia, sul litorale pontino. Le uova erano state deposte a metà giugno e da quel momento, grazie al personale della Rete regionale TartaLazio che si occupa, per conto della Regione Lazio, del monitoraggio di questa specie protetta sin dal 2016, i ricercatori e le ricercatrici hanno atteso la nascita delle piccoline. In totale, però, lo scorso giugno sono state deposte circa 109 uova: la nascita di altri esemplari è attesa nelle prossime notti.

Le uova deposte a Passoscuro: fra quanto si schiudono
Nel frattempo, una Caretta Caretta, quasi alla chiusura della stagione della deposizione, ha creato il proprio nido sul litorale romano, poco più a nord della capitale, sulla spiaggia di Passoscuro, all'interno dello stabilimento Nautin Club. A scoprire il nido è stato Yuri, un ragazzo che si trovava sulla spiaggia e che ha subito comunicato la notizia. Allertati dalla Capitaneria di Porto, anche in questo caso i ricercatori e le ricercatrici sono intervenute per mettere in sicurezza quello che è il diciannovesimo nido della stagione: un vero record rispetto agli anni precedenti.

Transennato e chiuso ai bagnanti, al nido verrà garantita tranquillità per attendere la schiusa delle uova, prevista fra un periodo compreso di circa 55 o 60 giorni circa. "Grazie alla collaborazione dei gestori e del personale dello stabilimento balneare, questa volta si è deciso di non traslocare le uova, come è stato necessario fare in altre occasioni per rimediare a nidificazioni su spiagge che non offrivano sufficienti garanzie per lo sviluppo degli embrioni e la nascita dei piccoli – fanno sapere con una nota dalla Regione Lazio – In questo caso la spiaggia è molto ampia e mamma tartaruga ha deposto le uova abbastanza lontano dal mare".
