L’avvocato di Frumuzache, killer di Denisa Paun: “Altre donne uccise? Non ne hanno trovate, sua versione regge”

Indagini chiuse sulla morte di Denisa Maria Paun, la trentacinquenne uccisa in un albergo a Prato nella notte fra il 15 e il 16 maggio scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato senza vita in un campo a Montecatini Terme dopo essere stato martoriato. Accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere Vasile Frumuzache, ex guardia giurata.
"Ho appreso della conclusione delle indagini al rientro in studio dopo il colloquio in carcere proprio con Frumuzache, dai giornali – spiega a Fanpage.it l'avvocato che lo assiste, Diego Capano – Lui stesso mi ha riferito di non aver ricevuto alcuna notifica di atti processuali. E ho concluso che la notifica sia stata effettuata a me. Ma è ancora troppo presto per sapere cosa succederà".

Il giallo dei complici di Frumuzache
Secondo quanto emerso dalle analisi degli inquirenti, Frumuzache avrebbe agito con soggetti che al momento non sono ancora identificati. Si continua dunque a cercare i suoi complici. Un'ipotesi che, però, Frumuzache ha sempre negato.
"Il mio assistito ha sempre escluso qualsiasi complice, sin dall'inizio, davanti alla domanda legittima da parte degli investigatori in merito – continua l'avvocato Capano – Ha sempre dichiarato di non aver mai avuto nessun aiuto, nessun concorrente nel reato. E lo ha ribadito".
La versione dei fatti di Vasile Frumuzache
In realtà, fatta eccezione talvolta per qualche piccolo dettaglio logistico, Vasile Frumuzache ha sempre riportato la stessa versione dei fatti, ammettendo di aver ucciso Denisa Maria Paun (inizialmente nota con il cognome del marito, Adas) e Ana Maria Andrei, uccisa nell'agosto precedente e abbandonata nello stesso campo di Paun. Fin dall'inizio l'ex guardia giurata ha ammesso di aver ucciso Paun dopo essere stato ricattato dalla donna: gli avrebbe chiesto 10mila euro per non dire alla moglie del rapporto avuto con lei, che lavorava come escort. Una versione alla quale si oppone fermamente la famiglia Paun, secondo cui Frumuzache starebbe mentendo.

Un'unica volta Frumuzache avrebbe smentito quanto dichiarato dagli inquirenti, in carcere, davanti ad alcuni detenuti. "Che me ne frega, ce ne sono altre da trovare", avrebbe detto, facendo riferimento a ulteriori donne uccise oltre a Paun e Andrei, prima di essere aggredito da uno di loro, cugino di Ana Maria Andrei che poi ha riportato le parole di Frumuzache agli inquirenti.
La ricerca delle altre ragazze scomparse
Con la chiusura delle indagini sembra bloccarsi, almeno da parte della Procura di Prato, la ricerca delle altre due ragazze scomparse. L'ipotesi di ulteriori vittime, oltre che dalle analisi di profiling, è stata supportata dal ritrovamento di un paio di slip nello stesso campo di Montecatini Terme che sembra non appartenessero alle due giovani trovate senza vita.
A metà agosto, le indagini dei carabinieri, che già avevano ipotizzato il rapimento e l'omicidio di altre ragazze da parte di Frumuzache, si sono concretamente spostate verso due donne scomparse, anche loro sex worker.
"Se fossero stati riscontrati altri omicidi, immagino che saremmo stati chiamati per un riscontro prima della notifica di conclusione delle indagini – spiega ancora l'avvocato – Il fatto che in questi mesi di ricerche non siano state trovate altre vittime porta invece ad avvalorare la versione fornita da Frumuzache", conclude l'avvocato.