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L’amica di Maria Grazia, morta dopo un intervento: “Le scrivo ancora in chat per il compleanno, ovunque sia spero mi legga”

Maria Grazia Di Domenico è morta dopo un intervento all’utero, il ginecologo che l’ha operata è accusato di omicidio colposo. A ricordare la giovane che ha perso la vita a 27 anni a Fanpage.it è l’amica Francesca, conosciuta in Erasmus: “Mary era eccezionale, la sento ancora vicino a me”.
A cura di Beatrice Tominic
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Francesca e Maria Grazia della festa di laurea della prima.
Francesca e Maria Grazia della festa di laurea della prima.

"Ogni anno le mando un messaggio nella nostra chat di Whatsapp. A volte mi è capitato di scriverle. Ovunque lei sia oggi, spero mi legga". Queste le parole di Francesca Pace, amica di Maria Grazia Di Domenico, la giovane che ha perso la vita il 24 maggio 2021, dopo un intervento di conizzazione al collo dell'utero. Dopo l'operazione ha iniziato a stare male, dopo tre giorni è stata trasferita d'urgenza e portata in ospedale per una nuova operazione, ma per lei non c'è stato niente da fare ed è morta, a una settimana dall'intervento e 20 giorni prima del suo matrimonio.

Aveva 27 anni. Il medico ginecologo che l'ha operata è accusato di omicidio colposo, secondo quanto emerge dagli atti della Procura le sarebbe stato perforato l'utero e l'intestino durante l'operazione. Da oltre quattro anni la sua famiglia aspetta giustizia e continua a battersi affinché non sia mai dimenticata. Per farlo ha creato un sito commemorativo dedicato alla ragazza che porta il suo nome.  Oggi, 5 novembre 2025, avrebbe festeggiato il suo compleanno. Di anni ne avrebbe compiuti 32.

"Per me non è mai stata Maria Grazia. Era semplicemente Mary, la chiamavano sempre così – continua Francesca a Fanpage.it – Ci siamo conosciute in Erasmus a Nizza. Io avevo vent'anni, lei 21. Eravamo entrambe sole alla nostra prima esperienza all'Estero e ci siamo trovate su un gruppo Facebook. Da quel momento ho trovato un'amica. E non ci siamo più lasciate". Da quel momento sono passati 10 anni. L'Erasmus è finito, sono rientrate a casa. E hanno preso percorsi diversi.

Maria Grazia Di Domenico.
Maria Grazia Di Domenico.

"Ci siamo viste alla festa di laurea, a casa mia. Quando ho ricevuto la terribile notizia non la vedevo da un po' – dice facendo riferimento al suo trasferimento all'Estero – Ma ci sentivamo abbastanza spesso. Ogni anno le inviavo gli auguri di buon compleanno: insieme siamo riuscite a festeggiare soltanto quello a Nizza, quando l'hanno raggiunta la sorella Paola e l'amica Federica, per farle una sorpresa. Me lo ricordo come se fosse ieri".

Da quel giorno, in realtà, sono passati 10 anni esatti: "La tragedia non mi ha fatto desistere: continuo anche adesso a scriverle, ogni 5 novembre. È il mio modo per sentirla ancora vicina. Penso che, ovunque lei sia, da qualche parte possa leggermi. Non può essere tutto finito così, no?", si chiede.

"Era una ragazza molto semplice e generosa, particolarmente empatica: ci separava soltanto un anno, ma sembrava una sorella molto più grande di me. Era sempre pronta ad accogliermi a casa, a cucinare per tutti i suoi ospiti. Non c'era formalità in quei gesti, soltanto affetto. E chiunque lo notava – ricorda ancora, pensando all'Erasmus – Lei a Nizza viveva in una zona un po' periferica. Una sera sono rimasta da lei dopo cena. E non mi ha più voluto lasciare andare via. Dove vai che è buio, mi ha detto. Rientra domani. Il letto è piccolo, ma noi possiamo farci piccine".

E a ripensarci le spunta un sorriso: "Inutile dirlo: non ho mai dormito così male in tutta la mia vita. Ma eravamo insieme – sottolinea – La stessa ospitalità l'ho ritrovata quando ho conosciuto la sorella Paola e a casa sua, dai suoi genitori. La sua è una famiglia meravigliosa. Loro non si meritavano tutto questo".

Francesca e Maria Grazia a Nizza.
Francesca e Maria Grazia a Nizza.

A quattro anni dalla tragedia, Francesca è tornata a Nizza. "A volte parlavamo di tornare, forse avremmo organizzato un viaggio insieme, chissà – racconta – Sono tornata proprio sul lungomare, dove ci sono le famose sedie blu e dove abbiamo scattato l'ultima foto insieme (in alto, ndr). Ci siamo sedute e siamo rimaste a parlare. Quando sono tornata lei era scomparsa da meno di un anno. Ho parcheggiato sul lungo mare. Ho provato una sensazione strana, come se la stessi cercando intorno a me. Ho pensato che lei potesse vedermi e che magari fosse proprio con me in quel momento".

La notizia della morte di Maria Grazia è arrivata all'improvviso. "Per me è stato un fulmine a ciel sereno. ma nessuno se lo aspettava. Me lo ha detto un'amica comune. Io sono andata a vedere su Facebook e ho visto la bacheca invasa da cuori e messaggi di addio. Anche in quel caso la prima reazione, probabilmente quasi folle, è stata mandare un messaggio a Mary. Che non ha mai ricevuto risposta". Francesca da quel momento ha iniziato a scrivere spesso a Paola, la sorella di Maria Grazia.

Maria Grazia Di Domenico.
Maria Grazia Di Domenico.

"Tutte le persone lo fanno all'inizio, quando il lutto è ancora fresco. Ma poi molti si dimenticano. È vero che la vita va avanti, ma Maria Grazia non si può dimenticare – continua – Era sempre sorridente e solare, sapeva ascoltare come poche persone che ho conosciuto, era empatica e generosa. Chiacchieravamo e scherzavamo. Condividevamo le nostre preoccupazioni, all'epoca soprattutto legate allo studio, ma capitava di parlare anche di temi più seri, del nostro futuro. Lei era affamata di futuro. Ci guardava con questi due grandi occhi azzurri ghiaccio e dolci".

E proprio sugli occhi che le torna in mente un sogno fatto qualche mese fa, poco prima del tragico anniversario, dopo il quale ha scritto alla sorella dell'amica. "È tutto così confuso – spiega – L'ho guardata, le ho detto qualcosa. Aveva gli occhi più chiari di quanto mi ricordassi. Lei mi ha guardato a sua volta e ha sorriso. E stava bene".

Francesca e Maria Grazia a Nizza e alla festa di laurea della prima.
Francesca e Maria Grazia a Nizza e alla festa di laurea della prima.
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